È giusto sviluppare la ricerca sulla clonazione umana? Molti paesi europei tra cui l’Italia hanno posto interventi normativi che vietano la clonazione. Si tratta di un limite alla libertà di ricerca scientifica o la questione va posta in termini etici? Franco “Bifo” Berardi, interviene sul sito di MediaMente ponendosi dal punto di vista del pensiero laico che non ha fondamenti di fede per respingere la libertà di sperimentazione e afferma che la politica non riesce a tenere il passo con il progredire dello sviluppo delle biotecnologie.
La ricercatrice Mae-Wan Hoch nel suo libro “Ingegneria genetica” di prossima pubblicazione in Italia, denuncia le motivazioni e i rischi delle biotecnologie. Ma che cosa e’ realmente la clonazione umana? E cosa oggi le tecniche scientifiche consentono di fare?
Serena Morandi, curatrice del libro della Hoch, spiega in termini divulgativi quali sono i fattori che impediscono da un punto di vista scientifico la clonazione umana, affronta in profondità i pro e i contro della questione e infine critica l’ottimismo del ginecologo Antinori che si e’ dichiarato pronto ad assistere al primo parto di un “doppio” umano.
Tutti gli interventi sono presenti sul sito di MediaMente, per la seconda puntata della Rubrica “Divenire Rete” dedicata ai grandi temi di frontiera di Internet e delle tecnologie, e aperta alla discussione e ai commenti degli utenti.
Il sito presenta, inoltre, una mappa cliccabile con tutte le legislazioni del mondo in materia di clonazione.
Al movimento pro-clonazione nato negli Stati Uniti, a cui la prestigiosa rivista Wired ha dedicato la sua copertina dichiarando che entro un anno “qualcuno clonera’ l’essere umano”, si oppongono posizioni religiose e scientifiche espresse da eminenti biologi. Uno di loro, il professore Edoardo Boncinelli, intervistato dal portale di Rai Educational, afferma che ancora non ci sono le condizioni per riprodurre in serie l’uomo ma ritiene lecita la riproduzione di tessuti e parti di organo, partendo da una o più cellule di ogni essere umano che a suo giudizio potrebbe essere molto utile per la medicina di domani.