Il governo americano ha deciso di incoraggiare le aziende a offrire stock options ai propri dipendenti, pratica abbastanza diffusa negli Stati Uniti e pochissimo in Italia. L’idea è quella di sottoporre al più presto una proposta di legge al Congresso.
Le stock options rappresentano per il dipendente la possibilità di acquistare azioni dell’azienda per cui lavora a un prezzo stabilito per un determinato periodo di tempo. Se le cose vanno bene, anche il dipendente si arricchisce.
Nella maggior parte delle aziende questa opportunità è offerta soltanto agli alti livelli del personale come incentivo personale, mentre gli impiegati ne sono esclusi. Ma progressivamente un numero crescente di imprese ha cominciato a diffondere questa possibilità anche tra gli altri livelli. Tra di esse ci sono Xerox, Starbucks, Microsoft e Proctor & Gamble.
Dal 1990 ad oggi il numero di dipendenti americano che ha usufruito delle stock options è passato da uno a dieci milioni, ed è ormai necessario riformulare una normativa sul lavoro del 1938, non più adeguata agli attuali meccanismi del mercato e dell’occupazione. In Italia, nonostante la new economy abbia decisamente contribuito a una radicale trasformazione del mondo del lavoro, questo aspetto non è ancora stato trattato poiché pochissime aziende hanno sperimentato la formula delle stock options.