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ClearType, una tecnologia per migliorare la leggibilità di display e monitor

25 Febbraio 2000

ClearType, una tecnologia per migliorare la leggibilità di display e monitor

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Microsoft sta perfezionando una soluzione che migliorerà sensibilmente la leggibilità dei display LCD di libri elettronici e computer portatili

“Fermi ha spezzato l’atomo, noi spezzeremo il pixel”. Con questa frase il responsabile delle nuove tecnologie Microsoft afferma definitivamente l’intenzione di sperimentare una tecnologia in grado di rendere più leggibili i display dei computer portatili e quindi anche dei libri elettronici. Bill Hill, ricercatore Microsoft specializzato nella gestione dei caratteri, ha recentemente tenuto pubblicamente una conferenza su ClearType, la nuova tecnologia software in grado di ottimizzare la visualizzazione dei caratteri sullo schermo.

Microsoft sostiene di avere raggiunto questo traguardo soltanto recentemente, ma in realtà non è così. La tecnologia che sta alla base di ClearType è stata già sviluppata e brevettata da Apple addirittura 22 anni fa, quando Steve Wozniac, mitico collaboratore di Steve Jobs, sperimentò la prima scheda video ad alta risoluzione destinata ad essere integrata nell’Apple II.

La tecnologia ClearType si basa sul concetto di “sottopixel”, ovvero gli elementi che compongono un pixel. Nel caso della scheda grafica dell’Apple II, gli elementi del pixel erano due, il viola e il verde. Nel display LCD gli elementi sono invece tre: il rosso, il verde e il blu.

Sul funzionamento vero e proprio di ClearType si conosce ancora poco, tuttavia si sa che il software non manipola soltanto i pixel, che possono essere solo in due stati, attivi o disattivi, bensì i cosiddetti “pixel virtuali”, cioè gli elementi all’interno di un pixel reale che servono a seguire in modo corretto le forme dei caratteri e quindi a migliorarne la definizione.

Comunque Steve Gibson, sviluppatore che realizzò il software e l’hardware grafico dell’Apple II, si augura che Microsoft riconosca che questa tecnologia non è nuova, ma vecchia e ben collaudata. La gestione dei caratteri a livello di sotto-pixel offre una qualità di lettura molto superiore e questo comporterebbe a rendere molto più piacevole la lettura degli e-book, veri e propri libri elettronici non ancora diffusi a causa della scarsa leggibilità dei display LCD.

Attualmente il metodo più economico per ottimizzare la visualizzazione dei caratteri sullo schermo è quello di usare tecniche di antialiasing, secondo le quali vengono sfocati alcuni elementi ed alcune linee molto sottili, in modo da ingannare l’occhio umano rendendo così la visualizzazione di alcune curve e sfumature con un effetto di morbidezza.

Migliorando la definizione dei caratteri tuttavia la precisione dell’immagine ne risente. La tecnica dell’antialiasing funziona discretamente sui monitor CRT, ma non altrettanto bene sui display LCD degli e-book e dei notebook.

Operando invece nei sotto-pixel, le cose cambiano. Ottimizzando la visualizzazione dei caratteri si migliora la qualità della lettura su schermo e, secondo Microsoft, migliorerà perfino del 300 per cento la leggibilità. Un punto a favore di ClearType è sicuramente la compatibilità col passato: potrà funzionare su qualunque monitor CRT o display LCD già in commercio.

Microsoft pensa che la rivoluzione non avverrà solamente nel campo dei libri elettronici. Questa tecnologia può essere applicata su qualsiasi apparecchio: dal cellulare al notebook, dal portatile ai grandi schermi da videoconferenza e in tutti gli apparecchi che funzionano mediante i display LCD.

La versione definitiva di ClearType dovrebbe essere ultimata nel corso dell’anno.

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