Il World Business Forum che si è tenuto a Milano nei giorni scorsi è stato un’opportunità straordinaria e unica di vedere e ascoltare quello che con buona probabilità sarà il prossimo futuro del business, raccontato dai protagonisti dell’economia mondiale. Ma più che da Bill Clinton o da Rodrigo De Rato (ex presidente del Fondo Monetario Internazionale), la mia attenzione è stata colpita da una lucida ed estroversa Lyn Heward. Professione: talent manager al Cirque du Soleil.
Lyn, abituata a eseguire la sua presentazione come modello di management a Las Vegas e accompagnata da performance live dei suoi artisti sul palco, non si è comunque persa d’animo e ha presentato le sue «sette porte» con altrettanti straordinari video di acrobazie. Curiosamente però la sala è rimasta maggiormente affascinata dal sentir proporre modi nuovi, inattesi, creativi eppure perfettamente logici di gestire un’organizzazione complessa nel XXI secolo.
Il Cirque du Soleil è ormai una multinazionale che conta oltre 3.000 dipendenti (fonte: Wikipedia), ha spettacoli fissi in vari teatri di più continenti e conta 7 spettacoli differenti in tournèe. Vende diversi tipi di intrattenimento su scala globale. È però, anche un’azienda che vive in equilibrio su una corda. Il “risk” che le aziende cercano assiduamente di prevenire, monitorare, contrastare è il Dna del Cirque du Soleil: se i suoi performer saltassero, invece che in “libera”, legati da una fune di sicurezza, non esisterebbe più.
Ecco che il modello gestionale di una multinazionale di successo che convive quotidianamente con rischi tali da farne dismettere il business ha rapito le menti dei 3.000 in sala al World Business Forum di Milano. Lyn ha cortesemente messo a disposizione le slide del suo intervento.
Oltre a ciò, a fine presentazione ci ha ricevuti per un colloquio privato, ripercorrendo in un video improvvisato (english only) le 7 porte del Cirque.
Una volta si diceva: “quest’azienda è un circo” quando niente funzionava a dovere. Oggi il senso della metafora potrebbe cambiare, in tempi in cui lo spirito di adattamento, la creatività, un po’ di sfrontatezza e molta preparazione risultano spesso la strategia vincente.