Diplomato in informatica Massachusetts Institute of Technology, Monty sviluppa software. Nel settembre 1998 viene a sapere che l’istituto tedesco Fraunhofer minaccia di portare davanti ai giudici la maggior parte dei creatori di encoder MP3, perché, contrariamente a quello che molti credono, l’MP3 non è affatto gratuito. Ogni volta che un utente della Rete scarica un programma per leggere gli MP3, la software house versa circa 80 centesimi di euro a Thomson Multimédia (che ha acquistato i diritti dal Fraunhofer). Allo stesso modo, i siti che propongono degli archivi di MP3 da scaricare, a pagamento o no, devono versare il 2% del loro introito annuale.
Monty decide così di creare un nuovo formato audio compresso e inizia a scriverne le prime righe di codice. Il suo progetto si basa su due principi: il risultato finale deve eguagliare la qualità MP3 e deve essere assolutamente freeware, gratuito. Per dare un nome al suo progetto si ispira al personaggio di un bandito chiamato Vorbis, protagonista di un racconto dello scrittore di fantascienza Terry Pratchett, e a Ogg, una tattica del videogioco online Netrek. Il matrimonio intellettuale fra i due nomi produce il software “Ogg Vorbis” e di conseguenza i file hanno come estensione “.ogg”.
La storia prosegue. Jack Moffitt, un collaboratore di Patrick Mac Horny, proprietario della Greenwich Internet Radio, contatta Monty. La piccola stazione di San Francisco utilizza un suo software per diffondere la radio in Rete. La conversazione cade su “Ogg Vorbis” e Jack si dice “molto, molto, molto interessato”, soprattutto perché gli eviterebbe di dover acquistare una licenza da Thomson. Così, in poco tempo, Icast, la società che possiede la Greenwich Internet Radio, diventa sponsor del progetto “.ogg”.
“Ogg Vorbis” alimenta rapidamente una comunità di sviluppatori che si fa chiamare “collettivo Xiphophorus”; dal nome di una famiglia di pesci dell’America centrale utilizzati nella ricerca contro il cancro. In giugno viene messa online una prima versione beta di “Ogg Vorbis”. “All’epoca, siti come Slashdot hanno cominciato a interessarsi a noi. Allora abbiamo accolto un maggior numero di programmatori: uno solo era americano, gli altri venivano dall’Australia, dai Paesi Bassi, da tutto il mondo, tranne che dall’Antartide”, ricorda Montgomery.
Ogg Vorbis viene distribuito con licenza GPL (General Public Licence), come Linux: un tipo di licenza che garantisce la libertà di distribuire copie freeware e offre anche l’accesso al codice sorgente dell’applicazione e il diritto di modificarlo.
Lo sponsor Icast chiude i battenti alla fine del 2000, ma ciò non interrompe la marcia del progetto. Ormai l’obiettivo di uguagliare l’MP3 è superato, il formato di Xiphophorus offre gli stessi vantaggi dell’MP3 Pro, cioè un peso dei file dimezzato per un suono qualitativamente superiore. Vengono anche sviluppati dei plug-in per i principali lettori MP3, come Winamp, Sonique, FreeAMP e anche Windows Media Player. L’interesse dei produttori è palpabile: lo Hip Zip di Iomega, un portatile MP3 che utilizza i dischetti Pocket Zip per immagazzinare la musica, è il primo lettore ad adottare il formato Vorbis. Altri portatili MP3 dovrebbero beneficiare di aggiornamenti che permetteranno di utilizzarlo. Bohemia Interactive studios utilizza già questo formato in uno dei suoi videogiochi, Operation Flashpoint. Activision ha fatto la stessa cosa con Startrek Away Team, un gioco di strategia ispirato all’omonima serie televisiva. Infine, il sito Technetcast ha ritrasmesso online, in formato Ogg Vorbis, la conferenza di Edward Felten, il ricercatore americano che ha spezzato gli algoritmi del sistema di protezione degli archivi musicali del SDMI (Secure Digital Music Initiative), prima di aggiungere, ma solo qualche giorno più tardi, la versione MP3 della presentazione.
Persino la venerabile BBC testa il nuovo standard per la compressione e la diffusione delle sue emissioni. “La prima volta che ho ascoltato la BBC diffondere dei programmi con il formato che ho creato, non ho potuto fare a meno di sorridere per un giorno intero”, ammette candidamente Christopher Montgomery. Le ambizioni sono state riviste, si mira più in alto. Ormai non si tratta più soltanto della compressione audio, sono tutti i formati multimediali, in special modo video, che interessano a Montgomery. E un progetto conosciuto con il nome di Ogg Tarkin è già stato lanciato.