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Chiacchiere estive con un chat IRC multilingue

11 Agosto 1998

Chiacchiere estive con un chat IRC multilingue

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Al mare o ai monti, cosa c'è di meglio che chiacchierare online? Ancor più se con l'aiuto di traduzione automatica in sei lingue diverse -- strafalcioni inclusi.

Siamo tutti al mare? Non è vero, non in Internet, anche perché i paesi scandinavi e quelli anglosassoni (per non dire del mondo statunitense sempre attivo) di solito “staccano” a luglio, quando fa più caldo, non ad agosto.

La vita in rete, quindi, a differenza di quella italica, prosegue e riprende proprio in questo mese. Per chi resta in città o comunque ha una connessione ad Internet a portata di PC, il chat è a disposizione per chiacchierare, per trovare nuove amicizie, o forse per organizzare una settimana di vacanza a settembre, magari in compagnia di qualche conoscenza virtuale.. I giorni di agosto, come del resto le ore notturne, sono i momenti migliori per navigare in quel mare di persone che popolano la rete, e anche il panorama italiano si anima in questo periodo con personaggi molto interessanti, non sempre facili da rintracciare negli altri mesi dell’anno, più indaffarati.

Degli ormai 100 milioni di utenti di Internet, quelli che utilizzano gli strumenti di comunicazione sincrona, come il chat di IRC (Internet Relay Chat), sono ancora una minoranza, ma è una minoranza da non trascurare.
Nel vecchio e rudimentale mondo del chat solo testuale, infatti, si trovano in qualsiasi giorno e a qualsiasi ora diverse decine di migliaia di partecipanti provenienti da tutto il mondo, e qualcuno sostiene che sui 20.000 e più canali esistenti siano presenti sempre almeno cinquecentomila persone. Non sempre gli stessi cinquecentomila, naturalmente, dato che anche gli IRCer lavorano, dormono e mangiano come tutti gli altri, seguendo il ritmo di fusi orari che in rete sono forse un po’ meno ordinati che in Real Life.
Per istruzioni precise e considerazioni varie sull’uso di IRC, PowWow, The Palace ed altre amenità simili, si consiglia la lettura di Incontri virtuali mentre per qualche rilfessione su questi mondi e sul loro linguaggio, si segnala Gens electrica.
Qui vogliamo parlare soltanto di un nuovo client IRC, Diplomat, che traduce automaticamente i testi dei messaggi in sei lingue diverse.

Diciamo subito che si tratta di un qualsiasi client IRC, proprio come Mirc, solo molto più rudimentale. Funziona quindi su qualsiasi server, e traduce i messaggi, a scelta, da e in inglese, francese, tedesco, italiano, portoghese e spagnolo.
In pratica, si installa Diplomat, operazione molto semplice, ci si collega ad un server qualunque di una delle reti IRC, si sceglie di entrare, ad esempio, in un channel del Quebec dove si parla rigorosamente solo francese e, miracolo, si scrive in italiano e si legge in italiano, automagically. Provare per credere. La traduzione, naturalmente, non è perfetta, di certo non migliore di quella dei tanti traduttori di pagine Web che iniziano ad essere disponibili in rete, ma dato che il client riporta il testo dei messaggi anche nella lingua originale, se si ha almeno un po’ di “orecchio” per la lingua che si sta usando si riescono ad individuare e a correggere gli errori più grossolani. Il segreto è scrivere frasi molto semplici e brevi, cercando ogni volta di capirne la traduzione. Il rischio è quello di dire cose molto diverse da quelle che si vogliono esprimere, cose spesso incomprensibili e qualche volta, purtroppo, comprensibilissime e addirittura offensive per l’interlocutore, soprattutto quando la conversione è tra una lingua latina ed una anglosassone. Ci vuole un po’ di attenzione, quindi, anche perché Diplomat cambia le frasi secondo criteri non sempre chiari, ed in italiano, ad esempio, si rivolge a tutti usando molto educatamente il “Lei”, con una formalità che in rete, a dire il vero, è considerata ridicola. Il fascino di poter parlare con chiunque o quasi, però, e la comicità di alcune traduzioni valgono almeno qualche prova.

Come test conviene usare il server della piccola azienda californiana che produce il client, la Uni-Verse; si tratta di un server IRC sconosciuto e quasi deserto, ma dove è sempre disponibile almeno una “room”, cioè un channel, dove un esperto è pronto a chiacchierare con voi del funzionamento di Diplomat e ad aiutarvi nelle prove.
Testato il client ci si può avventurare su un server IRC “vero”, ma ricordatevi di avvisare subito gli altri partecipanti che quello che scrivete o leggete è rimaneggiato da un traduttore automatico, per evitare malintesi.
La configurazione di Diplomat è semplicissima, dato che si tratta di un client, traduzione a parte, pressoché privo di funzioni, che per il momento non implementa neppure la possibilità di stabilire una connessione diretta con un altro chatter; l’unica opzione che deve essere modificata rispetto ai default è il listing automatico di tutti i channel al momento del collegamento, un comando che determina lo scollegamento immediato su molti server. Fatto questo, non resta che scegliere la lingua in cui si vuole scrivere e quella in cui si vuole leggere, una scelta che può essere modificata dal menu principale in qualsiasi momento, anche quando si è già entrati in un channel.

Diplomat è disponibile gratuitamente in prova per alcuni giorni; per usarlo stabilmente occorre invece pagare un abbonamento equivalente a circa 4 dollari mensili. Ci scuseranno i fedelissimi del Mac: il client per il momento è disponibile solo per Windows.

E buon divertimento!

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