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Chi sono le italiane online?

03 Marzo 1999

Chi sono le italiane online?

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La rivista Info@Perla e il sito web MeDea lanciano la seconda ricerca sulle italiane in rete.

Le donne che si connettono ad Internet sono in continuo aumento, la cosa è sotto gli occhi di tutti e non fa più notizia.

Ma chi sono le italiane on line? Si collegano da casa o dal posto di lavoro? Qual’è il loro rapporto con il computer? Perchè utilizzano la rete? Quali sono i loro desideri, le loro aspettative?

Queste e molte altre domande sono contenute nel questionario che, a distanza di tre anni dal primo tentativo di delineare un identikit della donna italiana on line, viene oggi proposto e lanciato ancora una volta da Info@Perla, la pubblicazione italiana con prospettive di genere e da MeDea, il sito web che si occupa di esplorare i rapporti tra donne e nuove tecnologie della comunicazione digitale.

Il questionario, già contenuto — in versione cartacea — in Info@Perla ’98, è ora on line, da pochi giorni, anche su MeDea all’indirizzo http://www.provinc ia.venezia.it/medea/questionario.html.

La ricerca non si pone obiettivi soltanto quantitativi ma soprattutto qualitativi.

Questo, pur nella consapevolezza del fatto che il metodo utilizzato non può avere la pretesa di fregiarsi dei crismi della assoluta (cosiddetta) scientificità: non è infatti possibile, ad esempio, controllare se tra coloro che compilano il questionario ci siano anche uomini o — nella versione on line — se una stessa persona compila il questionario più di una volta da macchine e postazioni diverse.

Essendo però il questionario strutturato in maniera molto articolata, i dati che da esso giungeranno saranno sicuramente in grado di fornire — come già avvenne tre anni fa, quando i questionari raccolti in rete da marzo a ottobre 1996 furono 130 — il segno di una tendenza, di un clima, di una sorta di mappa di carattere generale.

Qualcuno ha già chiesto come mai e perchè la versione cartacea: la risposta è duplice e semplice al tempo stesso.

Da una parte perchè si vogliono offrire, a chi intende partecipare; due diverse possibilità per far sentire la propria voce; dall’altra — e soprattutto — perchè l’obiettivo della ricerca non riguarda soltanto le donne che navigano in Internet ma anche le donne che con il computer hanno scarsa o nulla dimestichezza e, ancora, le donne che magari usano il computer per lavoro o per svago ma non sono connesse alla rete.

Il questionario contiene dunque anche, ad esempio, domande del tipo: “com’è avvenuto il primo incontro fisico con il computer?” e/oppure “chi ti ha introdotto nel mondo delle nuove tecnologie informatiche e in Internet”?

Si sente troppo spesso dire ancora, infatti, che il computer “è roba da maschi” e che le donne avrebbero, nei confronti delle tecnologie informatiche e digitali, un atteggiamento di diffidenza e/o di timidezza.

Si dice anche molto (troppo?) spesso che nel percorso che va dall’approccio con il computer all’apprendimento dei programmi e del sapersi muovere in rete le donne hanno sempre bisogno d’avere accanto una rassicurante figura di un qualsiasi Virgilio/Pigmalione maschio cui potere appoggiarsi per riuscire a districarsi nell’inferno (?!) dell’informatica e delle tecnologie digitali.

Ammesso – ma non ancora dimostrato – che tutto ciò possa essere stato vero in passato, quanto di vero e quanto invece di incrostazioni e di stereotipi c’e’ oggi in questa rappresentazione che una generosa fetta dell’immaginario collettivo ha ancora a proposito di donne al computer?

MeDea e Info@Perla vogliono vederci un po più chiaro. E allora…. niente di meglio che rivolgersi proprio alle dirette interessate.

Che a rispondere siano le donne.

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