Anni fa leggevamo delle battaglie per il numero dei follower su Twitter del vippame (vippume? vipz? vabbè) americano, l’attrice e la presentatrice e i rockettari, e lì abbiamo cercato di fare i conti con il fenomeno senza in realtà ben capire, perché da noi individui con milioni di follower non ce n’erano, e due tre anni fa eravamo proprio in pochi su Twitter. Oggi però compri un cellulare e dentro c’è Twitter, e quindi anche i vip nostrani hanno un profilo, lo spin doctor che ne cura l’immagine e la comunicazione ha consigliato loro di crearsi l’account, o magari gliel’ha detto un amico al bar.
Reti sociali
E i vips battibeccano tra loro, ma tu guarda, come i comuni mortali. Il che fa pensare che ogni tanto si leggano tra loro, oltre a twittare gustose descrizioni di monumenti o paesaggi o robe di musica o di vestiti. Absit iniuria verbis, eh, cos’altro vuoi fare su Twitter? Dire cose. Noi tutti diciamo cose. Commenti la vita che ti passa davanti, secco, oppure infiorisci un po’ con lo spunto sagace, o metti un hashtag e partecipi alla discussione del momento. E se il vip ha milioni di follower, non puoi costringerlo alla conversazione, starebbe tutto il giorno attaccato allo schermo. E allora oltre al numero iperbolico di quelli che seguono quel profilo pubblico prende valore il ragionamento sul following, su chi il nostro personaggio mediatico stia seguendo, da chi prende ispirazione, qual è la sua rete sociale, quali sono le altre persone di cui gli interessa vedere il feed in home.
Ecco un altro lavoro nuovo nuovo per le agenzie web, o per i consulenti all’immagine: dopo la cura della reputazione online, è il momento di suggerire al vip di turno i profili da seguire assolutamente, la rete sociale più trendy, quel flusso twitter di tal o tal altro sempre immancabile nel segnalare mode o opinioni tranchant o personaggi mediatici già di loro gran rimestatori di spam. Come dei cuochi che cucinano i feed, e offrono una dieta mediatica bilanciata sui gusti del committente. O più semplicemente, ecco lo stagista che ti prepara un magazine ben impaginato per restare sintonizzato a colpo d’occhio con centinaia di notizie e commenti di cronaca.
Parole chiave
Chi sceglie le parole chiave? Il professionista che segue il vip è un semplice esecutore – sa ravanare tra feed e aggregatori, si intende di content curation per scovare informazioni secondo le parole chiave che gli sono state dette – oppure ha più margine di libertà creativa, e quindi diventa determinante per scolpire il mondo dell’opinione del vip? Su lungo termine un buon spin doctor ha una responsabilità notevole su quello di cui si parla nel web. Financo il progresso dell’umanità stesso, dato dal saper rinnovare e inventare contenuti e linguaggi nuovi, è ora nelle mani di chi decide di cosa si debba parlare. Ma di questo l’umanità parla da sempre.