Che meraviglia l’interesse composto

Reinvestire gli interessi è una buona idea

Quando si dice che il tempo è denaro, c’è una ragione valida. Non è solo un modo di dire, ma anche la rappresentazione concreta di un concetto finanziario fondamentale: se devo scegliere tra 1 euro oggi e 1 euro domani, in finanza quasi sempre ha senso scegliere 1 euro oggi. Questo perché può essere investito e domani potrei avere 1 euro e qualcosa in più, anche assumendomi un rischio bassissimo. Con il denaro investito, il tempo genera denaro. Non solo. Il denaro che è stato generato, con il tempo, a sua volta genera ulteriore denaro. È un concetto talmente affascinante che si dice Einstein lo abbia definito l’ottava meraviglia del mondo e si chiama interesse composto.

Funziona così: immagina che il 1° gennaio tu effettui un investimento di 100 euro con un tasso di rendimento del 5 percento. Dopo un anno, quindi al 1° gennaio dell’anno successivo, l’ammontare del tuo capitale sarà 100 euro più il 5 percento di interessi su 100, ovvero 105 euro.

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Mettiamo che adesso tu lasci i soldi nello stesso investimento alle stesse condizioni, ma invece di reinvestire solo 100 euro, reinvesti anche i 5 euro addizionali generati, quindi 105 euro in totale. Al 1° gennaio dell’anno successivo non ti troverai semplicemente con 110 euro, ma con 110,25 euro. Questo perché il rendimento del 5 percento sarà calcolato su 105 euro e non solo sui 100 euro iniziali. Quindi ti stanno generando un rendimento i 100 euro iniziali più i 5 euro che hai ottenuto come rendimento l’anno precedente.

L’anno successivo avrai 115,76 euro e così via. Dopo 30 anni, se avessi sempre reinvestito i profitti e mantenuto inalterato il tuo investimento, ti ritroveresti con 432 euro; se invece avessi deciso di prelevare i profitti generati nel corso del tempo, avresti solo 250 euro. Questo significa che, con un tasso di rendimento annuo del 5 percento, reinvestendo i profitti otterresti 1,7 volte tanto rispetto a non reinvestirli. Questo concetto è illustrato nella figura qui sotto. Più è elevato il rendimento, maggiore sarà la differenza tra le due cifre.

Differenza di rendimento tra interesse composto e semplice.

Per esempio, dopo 30 anni con un rendimento annuo del 10 percento, la differenza tra reinvestire i guadagni e non farlo sarebbe stata di 4,9 volte.

L’interesse composto agisce come un motore fondamentale per la crescita del capitale, e attraverso la creazione degli interessi sugli interessi permette di sfruttare il fattore tempo a nostro vantaggio aumentando esponenzialmente il nostro patrimonio. Sto facendo lavorare l’interesse composto per me solo se reinvesto i rendimenti ottenuti dai miei investimenti: in questo modo questi rendimenti possono generare rendimento a loro volta.

La regola del 72

Per comprendere facilmente il potenziale dell’interesse composto senza calcoli complessi, entra in gioco la regola del 72. Una semplice formula ti consente di stimare quanto tempo impiegherà un investimento a raddoppiare di valore, collegandosi perfettamente al concetto di composizione degli interessi di cui abbiamo parlato. La regola del 72 è un metodo rapido e semplice per stimare quanto tempo ci vorrà affinché un investimento raddoppi il suo valore utilizzando l’interesse composto.

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Per ottenere il numero di anni che servono per il raddoppio, occorre semplicemente dividere 72 per il tasso di interesse annuo composto. Per esempio, con un tasso del 5 percento la regola ci dice che il capitale raddoppia in circa 14,4 anni.

Il calcolo preciso porta a 14,21 anni ma la differenza è minima; la regola del 72 si dimostra quindi utile per una stima veloce e pratica. È particolarmente accurata per tassi di interesse moderati, mentre per tassi più alti può perdere un po’ di precisione. In ogni caso la cosa più importante da capire è che, se i tuoi risparmi vengono lasciati investiti, puoi ottenere rendimenti esponenzialmente maggiori. Mi auguro che questo possa offrire un ulteriore incentivo al risparmio e all’investimento.

Questo articolo richiama contenuti da Finanza personale con Excel con Mike.

Immagine originale di Anne Nygård su Unsplash.