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Che cos’è realmente il graphic design e perché è così importante

16 Ottobre 2020

Che cos’è realmente il graphic design e perché è così importante

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La creatività è importante, ma la vera essenza di questa disciplina è risolvere problemi con soluzioni brillanti e semplici.

Un termine difficile da definire

Ti è mai capitato di fermarti davanti a un segnale stradale di parcheggio, cercando di capire se potevi parcheggiare lì in quel momento e per il tempo di cui avevi bisogno? Nel tempo impiegato per interpretare tutta la segnaletica, è facile che si sia formata una lunga colonna di auto, con i conducenti che suonano con impazienza il clacson.

Qui entra in gioco la potenza del design: per i problemi e le frustrazioni della vita quotidiana potrebbe esistere una soluzione di design che semplifica l’esperienza per l’utente finale. L’utilizzo di una segnaletica di parcheggio identica nell’intera città, o persino in città diverse, permette di interpretare più facilmente le indicazioni; la correlazione delle informazioni sul parcheggio con un calendario, o un altro strumento di uso quotidiano, può rendere il compito meno scoraggiante.

L’attenzione ai bisogni di tutti gli esseri umani (quelli che non sanno leggere, quelli che parlano una lingua diversa, quelli daltonici e quelli dislessici) assicura che il lavoro svolto sia accessibile a tutti coloro che necessitano delle informazioni. Spesso bastano pochi adattamenti di un design per fare una grande differenza per coloro che interagiranno con il progetto.

Permettetemi di svelare un segreto: il design non è magia e non sempre necessita della creatività per essere portato a termine in maniera corretta. Il compito del design è risolvere i problemi: i migliori progetti che vediamo e con cui interagiamo sono il risultato di soluzioni brillanti a problemi che possono incidere sui piccoli doveri quotidiani.

Se un design che vedi durante i tuoi spostamenti rende facili attività altrimenti ardue, quello è un design brillante, realizzato da persone che hanno dovuto affrontare la stessa attività, hanno riscontrato un problema di fruibilità e hanno ideato un design per proporre una soluzione migliore. L’utente vede solo il risultato finale, ma sono stati necessari numerosi passaggi per giungere a tale conclusione.

Come nasce il design delle regole di parcheggio

Evoluzione del design della segnaletica di parcheggio. Designer: Nikki Sylianteng. Progettato dopo aver riscontrato una certa confusione nella segnaletica di parcheggio e chiedendosi perché doveva essere così complicata, quando l’automobilista aveva solo due domande: posso parcheggiare qui? Per quanto tempo?

Nella figura sopra si può vedere come si è evoluta questa proposta di segnaletica per comunicare l’essenziale con chiarezza. In un primo momento le sbarre rosse e verdi indicavano gli orari di parcheggio. Sono stati aggiunti prima un motivo a righe per rendere il cartello leggibile ai daltonici e poi dei simboli per rinforzare il significato del motivo a righe. Successivamente il motivo per daltonici è stato sfumato, gli orari del giorno semplificati, il lunedì è stato spostato all’inizio della settimana [gli americani sono abituati a contare i giorni della settimana a partire dalla domenica].

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Come distinguere un designer da un altro

Il graphic design è sempre più difficile da definire con precisione. Una leggenda del design, Saul Bass, ha affermato:

Il design è il pensiero trasformato in visione.

Questa è l’essenza del design grafico, da cui si sviluppa in tutta la sua complessità: è uno strumento, un campo di applicazione e un mezzo di comunicazione. Sono numerosi gli ambiti da esplorare e a cui dedicare un’intera carriera; tali settori continuano a crescere e a espandersi ogni giorno.

Con l’introduzione di nuove tecnologie e i progressi di quelle esistenti, il design si trasforma e si estende. Product designer, user experience (UX) designer, user interface (UI) designer, motion graphic designer, interactive designer, web designer, immersive designer, editorial designer, art director, creative art director, digital designer, UX researcher, brand designer e visual designer sono tutte mansioni che hanno a che fare con il design. Esistono digital product designer e UI/UX designer che combinano le loro competenze per raggiungere uno status superiore; i titoli come Senior, Lead, Head e Director, invece, segnalano il grado di esperienza sul campo dei vari designer.

L’alto numero di titoli professionali aiuta a comprendere quanto sia difficile definire con chiarezza il design grafico. L’aspetto che distingue principalmente queste professioni è la tecnologia, nonché il prodotto finale per cui viene svolto il lavoro. Le fondamenta e i principi del design sono gli stessi, a prescindere che creiamo una cartolina stampata o un’esperienza completamente interattiva; naturalmente, ci sono molte più considerazioni da fare quando ci si affida a mezzi più tecnici, ma le basi di un progetto di successo rimangono le stesse.

Il graphic design è l’arte di utilizzare elementi visivi (come caratteri tipografici e immagini) per comunicare informazioni.

Murale sulla NDS High School

Murale sulla NDS High School. Designer: Timothy Goodman.

Come possiamo determinare se un design è valido o di successo? E chi lo stabilisce? Come si può immaginare, il graphic design è molto soggettivo: ciò che colpisce una persona potrebbe non impressionarne un’altra.

Tuttavia, è importante capire che il design e l’arte sono due cose diverse: vi sono sicuramente alcune somiglianze, ma i loro scopi sono differenti. Ciò che devi fare è individuare la funzione principale del tuo progetto, per esempio comunicare un messaggio: questo sarà il parametro per misurare il successo.

Se il design non adempie allo scopo previsto, è facile capire che non ha avuto successo. Cosa accade, però, quando due persone diverse vedono la stessa pubblicità e una si allontana ridendo mentre l’altra appare confusa? È il momento in cui entra in gioco il pubblico.

Chi decide il buon design

È impossibile realizzare un design adatto a tutti, perché le persone sono uniche e diverse tra loro: tuttavia, se riesci a circoscrivere i destinatari della comunicazione, avrai maggiori possibilità di scegliere un’immagine o un carattere a cui tali persone reagiranno correttamente. In sostanza, per stabilire se un design ha successo, devi solamente chiederti se risolve il problema che si proponeva di gestire: le persone hanno aperto la porta nel modo corretto, si sono presentate a un evento in orario, hanno acquistato un prodotto o hanno parcheggiato lungo la strada senza prendere la multa. Chi decide, quindi, se un design è valido? Gli utenti, il pubblico, i destinatari del messaggio.

Ci sono molti altri aspetti da introdurre nel processo per far sì che ogni progetto raggiunga il proprio obiettivo. Non è sufficiente procedere per tentativi: ogni decisione presa lungo il percorso aiuterà ad avvicinarsi di un passo a un design di successo.

Serve un computer per occuparsi di design? No. In effetti, il design è nato secoli prima dei computer. I programmi informatici sono validi strumenti per semplificare il processo e renderlo più efficiente, ma le basi delle teorie del design non richiedono alcun componente hardware. Le nostre mani sono tra i migliori strumenti di design a disposizione.

Murale su Houston Street - designer Timothy Goodman

Murale su Houston Street. Designer: Timothy Goodman.

Perché il design è così importante?

Oggi tutti hanno l’opportunità di fare design; il fatto che ci riescano o che prendano le decisioni in modo ponderato è tutta un’altra storia. Ogni volta che scegli un carattere tipografico per lo smartphone o per scrivere un messaggio email, stai compiendo una scelta di design.

Spesso alle persone viene chiesto di creare qualcosa che va oltre le loro capacità (come un manifesto o un volantino), mettendo a loro disposizione un programma informatico: questi individui si ingegnano a cercare qualche clip art e un carattere grazioso per poter spuntare l’attività dal loro elenco.

Quando si chiede a qualcuno di svolgere un progetto senza prendere in considerazione i principî del design, il risultato è spesso eccessivo: le persone tendono infatti a compensare la mancanza di conoscenze aggiungendo qualche elemento piacevole su ogni pagina. Scelgono un carattere tipografico elegante, vi aggiungono un’ombra esterna e completano il tutto con un bordo fantasioso; se resta spazio in un angolo, lo riempiono con una clip art.

Il problema più grande è che non c’è alcuna logica dietro queste decisioni. Qualunque domanda ci si ponga durante la creazione di un progetto (quale carattere dovrei usare? Questa dimensione è sufficiente? Di che colore dovrebbe essere questo elemento? Quale immagine potrei usare?) può trovare risposta solo dopo aver stabilito perché stai creando questo progetto. Scegli una sola ragione che spieghi perché stai progettando l’elemento: ogni decisione che prenderai dovrà puntare a questo obiettivo.

Pensare in modo diverso - fotografo Boxed Water Is Better

Pensare in modo diverso. Fotografo: Boxed Water Is Better su Unsplash.

Quando realizzerai un design di successo ne comprenderai il valore, perché il progetto sarà in grado di parlare, sentire, trasformare e rafforzare. Anche la semplice riprogettazione di una bottiglia o l’uso di un particolare carattere tipografico possono sollecitare un ricordo. È un successo anche il caso in cui il design non viene notato, ma trasmette tutte le informazioni necessarie: talvolta, infatti, lo scopo del design è semplicemente guidare, istruire o chiarire.

Quando non ci accorgiamo del design ma giungiamo senza errori a destinazione, possiamo tranquillamente affermare che è efficace (tenendo in considerazione i parametri di successo). Beatrice Warde, scrittrice e studiosa di tipografia del XX secolo, ha parlato dell’importanza della trasparenza nel trasferimento delle informazioni nel suo saggio Crystal Goblet:

Il testo, se ben utilizzato, non viene visto come tale: la voce narrante perfetta è quel veicolo per la trasmissione di parole e idee che passa inosservato.

Secondo questo concetto, il testo migliore è quello che non ci si accorge nemmeno di leggere, perché non interferisce con la comunicazione ma la promuove. Sebbene la citazione si riferisca alla tipografia, questa idea è valida anche per molti ambiti del graphic design. Alcuni progetti sono studiati per essere audaci e catturare l’attenzione, altri parlano a bassa voce e sono d’aiuto nel momento del bisogno. Proprio come non pronunciamo ad alta voce tutto ciò che diciamo, dobbiamo stabilire il volume del nostro design per aiutare il pubblico ad ascoltarci.

Il design è un processo che aiuta a scegliere un percorso e una direzione per arrivare a una soluzione efficace al problema da risolvere. La buona notizia è che le risposte sono già a disposizione: occorre solamente osservare e ascoltare.

Questo articolo richiama contenuti dal capitolo 1 de Il potere del design.

L'autore

  • Renée Stevens
    Renée Stevens è designer, docente e relatrice di livello internazionale. Il suo lavoro si concentra sui modi innovativi in cui il design può aiutare a superare le difficoltà di apprendimento e creare ambienti più accessibili e inclusivi. Professore associato presso la S.I. Newhouse School of Public Communications dell'Università di Syracuse, nel 2017 è stata nominata "Educator to Watch" da Graphic Design USA. Vive a New York.

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