La fotografia di matrimonio è una delle massime espressioni della fotografia
Molto spesso si pensa che scattare ai matrimoni sia una sorta di serie B della fotografia legata a stereotipi e tradizioni; in realtà svolgere questo lavoro può essere estremamente emozionante, per la vastità di situazioni che il fotografo è chiamato a saper gestire.
In un solo giorno si deve essere ritrattisti, paesaggisti, fotogiornalisti e tutto questo, molto spesso, senza avere una seconda chance. Fotografare matrimoni è una continua sfida con se stessi per migliorare per intercettare i nuovi gusti di una clientela in continua evoluzione.
Ho visto spesso fotografi di altri generi trovarsi spiazzati durante un matrimonio per la velocità in cui cambiano le situazioni, le esigenze o semplicemente la luce. Se vogliamo fare un paragone è un po’ come se fossimo attori che recitano sempre senza copione, sempre e solo a braccio e con il preciso obbligo di non deludere mai il proprio pubblico.
La gratificazione più importante in questo lavoro per me è lo sguardo dei miei clienti quando rivedono le loro immagini, sapere che resterai una traccia indelebile nel momento in cui hanno fatto una delle scelte più importanti della loro vita.
Quando si parla di fotografia si usa un verbo, che credo si applichi solo al nostro lavoro, immortalare. Ecco noi diventiamo custodi di un momento importante, di un momento che la gente vuole immortalare e conservare come memoria fondamentale per sè e per chi verrà dopo di loro.
Questo al di là del successo, dei like, delle pubblicazioni, dei premi; è la soddisfazione di sapere che il proprio lavoro avrà un ruolo importante nella memoria delle nuove generazioni. Chi non ha sfogliato gli album dei genitori per capire e cercare di rivivere il passato della propria famiglia?
L’unico momento in cui ho pensato di fare altro nella vita
Come in tutti i lavori, anche nel mio può capitare il momento di sconforto. Personalmente il momento in cui ho pensato che avrei potuto fare altro è stato la nascita di mia figlia, perchè questo tipo di lavoro ti tiene spesso lontano dagli affetti per molte ore e per diversi giorni di seguito. Da un lato però c’è anche il vantaggio che scattando quasi esclusivamente matrimoni riesco a organizzare molto bene il mio tempo per circa 6 mesi l’anno e recupero un po’ di quel tempo che durante la stagione estiva non posso dedicare alla mia piccola.
Una carriera di fotografo matrimoniale può nascere in molti modi
Non sono nato fotografo. Fino a 35 anni ho maturato esperienze completamente diverse: mi sono laureato in economia e commercio e specializzato in marketing oltre ad aver lavorato per circa 10 anni nell’ufficio marketing di una grande azienda. Tutte le esperienze che ho passato nella mia vita precedente mi hanno portato a vedere il mondo della fotografia con un’occhio diverso da chi cresce professionalmente in uno studio fotografico.
Ho maturato la capacità di concentrarmi per mettere al primo posto la soddisfazione del mio cliente, spesso prima del mio ego di artista. La mia vera soddisfazione è riuscire a rendere i miei clienti soddisfatti e entusiasti del lavoro che ho consegnato loro.
Per riuscire in questo scopo mi impegno a non portarli all’interno di uno schema prestabilito, ma cerco di ascoltarli e creare un vestito su misura per loro. I clienti hanno spesso esigenze molto diverse quel giorno e solo costruendo assieme un percorso possiamo davvero renderli felici. Quando racconti un matrimonio stai costruendo il ricordo di una famiglia, stai preparando un’arca del tempo che passerà informazioni ed emozioni alle generazioni future; non puoi standardizzare, devi raccontare quelle due persone.
Il fotografo di matrimonio è attento a ogni particolare organizzativo
Tante volte mi sono sentito dire ma che ci vuole a fare due foto? In realtà un rischio terribile per il fotografo di matrimonio è proprio sottovalutare i rischi di un evento.
In questi anni abbiamo gestito eventi anche molto complessi; l’organizzazione e la logistica sono le chiavi fondamentali per il successo di un servizio. In questo giocano un ruolo fondamentale gli assistenti, che spesso hanno il compito di semplificare la vita al fotografo principale e permettergli di essere libero di concentrarsi sulla sua creatività e sul rapporto con gli sposi.
A volte possono bastare non aver pensato a un permesso per una ZTL o un parcheggio non trovato per compromettere un servizio. È inutile essere il miglior fotografo del mondo se si rimane imbottigliati nel traffico e non si arriva in tempo alla cerimonia.
Dedico almeno sempre molto tempo a pianificare i possibili scenari di un matrimonio e cercare di prevenire ogni possibile intoppo in modo da trovarmi il più possibile pronto ad ogni evenienza. Se frughi nel mio zaino, anche ad agosto troverai un piumino e un impermeabile tascabile.
L’importanza della postproduzione in un servizio di fotografia matrimoniale
La postproduzione ha una fondamentale importanza nel servizio, perchè spesso il fotografo si trova a operare con situazioni di luci diverse e spesso non può decidere in quali condizioni operare.
Ci saranno pertanto delle differenze nelle fotografie delle varie fasi dell’evento e il compito del postproduttore è uniformare le immagini, in modo da creare un sottile fil rouge che accompagni con lo stesso stile tutto il servizio.
Inoltre, non operando in un contesto pensato espressamente per la fotografia, c’è un grande lavoro di pulizia della scena e di intervento di rifinitura su tutti gli elementi di disturbo. Facciamo un esempio: se in uno scatto vediamo un interruttore sullo sfondo non possiamo mascherarlo prima dello scatto, ma interverremo poi in post produzione per eliminarlo. Stesso discorso vale per la figura umana; se un makeup ha un piccolo difetto servirà correggerlo in postproduzione per creare un’immagine più piacevole per gli sposi.
Se si costruisce bene un lavoro di postproduzione fin dall’inizio, è difficile che un cliente richieda successivamente di intervenire per fare correzioni.
Un aspetto importante è anche considerare che lo stile dato alla postproduzione deve restare costante nei servizi in modo da creare una riconoscibilità dell’autore e dei suoi lavori.
Consiglio fondamentale a un aspirante fotografo di matrimonio
L’equipaggiamento di un matrimonialista è molto importante; in particolare, è importante che la sua attrezzatura sia in perfetta efficienza e sia ridondata. Ovvero, avere sempre materiale in più da utilizzare in caso di problemi; io non partirei mai per un servizio portando una sola macchina o un solo flash.
È fondamentale pensare a due aspetti: da una parte portarsi dietro troppa attrezzatura può complicarci la vita riempiendoci di dubbi su che ottica utilizzare e in quale momento; dall’altro ci serve avere una continuità negli scatti in modo che si possa leggere un’uniformità di stile. L’ideale sarebbe realizzare tutto il servizio con la stessa lunghezza focale, come fanno peraltro alcuni fotografi, ma è una sfida davvero difficile.
Il problema di capire il proprio valore e farsi pagare il giusto
Una difficoltà che spesso incontrano i fotografi è capire davvero quali sono i loro costi. Era molto semplice ai tempi della pellicola; si capiva il numero di rullini che si impiegavano in un servizio e i relativi costi di sviluppo. Oggi nel mondo digitale è fondamentale capire i tempi che impieghiamo per postprodurre un servizio e stabilire un proprio valore per il costo di un’ora davanti al computer.
Molto spesso si tende a non dare valore al lavoro di postproduzione e al tempo necessario per ritoccare un servizio, come se il nostro meccanico si dimenticasse di conteggiare la manodopera in una riparazione. Se si calcolano bene i costi necessari per creare il proprio lavoro, si ha un’ottima base per capire quanto farsi pagare.
Lavorare con una propria passione spesso ci aiuta nel nasconderci la fatica per ciò che facciamo, ma molto spesso ci impedisce di vedere con la dovuta distanza gli aspetti economici di questa attività. Questo è un grosso problema è negli anni ho visto molti bravi colleghi chiudere la loro attività per non aver saputo porsi in modo efficace sul mercato. In Fotografia di matrimonio ho dedicato diversi capitoli ad analizzare il modo in cui un professionista deve porsi con la clientela.
Il setup ideale per un servizio matrimoniale
La mia macchina ideale è la Fujifilm GFX 50R con l’ottica GF 80 f1,7 R: una combinazione perfetta per il ritratto e per la foto ambientata. Potrei scattare tutto un matrimonio con questa macchina, magari utilizzando un
Fujifilm GF 63mm F2.8 R WR per i gruppi. Ultimamente affianco alle macchine fotografiche tradizionali un drone, in genere il Mavic Mini 2.
Come ci si comporta se il maltempo rischia di rovinare tutto
Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare. Per anni nei contest di fotografia di matrimonio ho amato la categoria weather, spesso legata alla capacità di un fotografo di mantenere i nervi saldi e portare a casa il servizio anche sotto il diluvio.
Quando il meteo gioca contro di noi, ci sono due aspetti da tenere in considerazione: il primo è l’aspetto psicologico della coppia. Non dobbiamo mai in nessun momento far capire che può esserci un problema, perchè già loro tenderanno a preoccuparsi. Il nostro compito è portarli in un luogo coperto dove poter fotografarli senza che dai loro visi traspaia la delusione per una giornata che non è andata come avrebbero voluto.
Secondo, ovviamente la pianificazione prima di un servizio è sempre molto importante e ciò significa avere ragionato su un piano B, una soluzione al coperto nel caso la giornata muti al peggio. Specialmente in periodi a rischio come il tardo autunno o l’inizio della primavera è importante tener conto e pianificare prima con gli sposi di che cosa fare in caso di maltempo.
Immagine di apertura originale dell’autore.