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Cattive notizie per la musica a pagamento

20 Settembre 2001

Cattive notizie per la musica a pagamento

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Mentre Napster si prepara a riaprire i battenti diventando un servizio a pagamento entro la fine dell'anno, un'indagine firmata dal gruppo Gartner non fa ben sperare per la vendita di musica online.

Lo studio, realizzato su un campione di 4000 adulti che utilizzano Internet, rileva che solo il 6% ha acquistato musica digitale on line negli ultimi mesi. Il 50% degli intervistati ha detto di ascoltare CD sul proprio PC e il 25% musica scaricata da Internet gratuitamente.

Secondo gli analisti del gruppo di ricerca, la percentuale di acquirenti di musica online non aumenterà con i nuovi servizi sviluppati dalle cinque grandi case discografiche a meno che non rendano i propri sistemi di protezione dei diritti d’autore più flessibili per attirare nuovi clienti.

Certamente il consumatore è interessato a scaricare contenuti musicali senza pagare, ma il settore discografico dovrà essere in grado di sviluppare servizi di qualità superiori a quelli offerti dal file sharing. Nel frattempo i successori di Napster spopolano in Rete (Kazaa, Morpheus, Fasttrack)

I dati emersi dal rapporto di GartnerG2 differiscono comunque da quelli di altre indagini recenti che avevano previsto buoni risultati per il futuro nel settore della on line music, anche se con modelli di business che oggi non sono ancora del tutto definiti.

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