Il Washington Post ha rivelato che l’FBI dispone di un sistema di intercettazione per analizzare milioni di e-mail al secondo. Immediata la protesta delle associazioni per i diritti civili.
Si chiama “Carnivore” questo nuovo sistema avanzato di intercettazione su Internet, nato nei famosi laboratori di Quantico, sede storica in Virginia della Federal Bureau of Investigation.
Marcus Thomas, capo della sezione cyber-technology dell’FBI, si è affrettato a spiegare che questo sistema serve per cercare prove di attività criminali negli scambi di messaggi che avvengono online.
In pratica, il sistema funziona con un “packet sniffer” che “annusa” i pacchetti di informazione che viaggiano su Internet e individua quelli che potrebbero avere rilevanza penale.
Derivato da un precedente sistema chiamato “Omnivore” (tutti termini poco amichevoli), il sistema di intercettazione permette di individuare nel flusso magmatico che circola ogni giorno sulla Rete, le comunicazioni che riguardano una singola persona, monitorarle in diretta e controllarne la posta elettronica.
La scoperta si deve a un gruppo di specialisti che, con loro grande sorpresa, si sono visti recapitare la richiesta di collaborazione da parte dell’FBI. Richiesta che comprendeva l’apertura dei loro sistemi all’irruzione dell’agenzia per la ricerca di criminali.
Adesso, dopo che la notizia è stata resa nota in tutto il mondo, crescono le preoccupazioni. Soprattutto dei fornitori di accesso, che scoprono con raccapriccio quanto sia facile per l’FBI entrare nei loro sistemi, controllare e analizzare la posta elettronica, i dati sensibili e anche i conti correnti online.
L’articolo del Washington Post all’indirizzo http://washingtonpost.com/wp-dyn/articles/A23986-2000Jul11.html
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