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Calcio online: molti siti violano il copyright

05 Aprile 2006

Calcio online: molti siti violano il copyright

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Il fenomeno delle partite di calcio diffuse gratuitamente online è in forte espansione. La UEFA mette in mora il sito francofono www.live-foot.com e il Tribunale del Riesame di Milano respinge il ricorso del PM nei confronti di coolstreaming.it e calciolibero.it

Il sito belga (francofono) www.live-foot.com recensiva le partite di Champions League, trasmesse, sul proprio territorio nazionale, da canali TV (soprattutto asiatici) che ne avevano acquistato i diritti, ma che poi venivano ritrasmesse illecitamente, in tutto il mondo, via internet, mediante software cinesi come PP Live o PP Stream.

Il consulente legale per la proprietà intellettuale della UEFA ha spiegato che “la UEFA non ha rilasciato alcuna licenza che autorizzi la diffusione degli incontri europei di calcio su Internet, sia in diretta che in differita. Le uniche eccezioni sono accordate ai siti ufficiali della UEFA ed a quelli dei club che partecipano alla Champions League.”.

La UEFA ha perciò accusato Giuseppe Vitale, webmaster di Live-Foot, di aver violato i propri diritti d´autore e di marchio e gli ha intimato di cessare l´attività.

Il webmaster sostiene di non aver mai trasmesso personalmente le partite in questione ma, nonostante ciò, in attesa di rivolgersi ad un avvocato, ha sospeso l´attività di Live-Foot.

Lo stesso problema si è presentato anche in altri stati europei.

Il sito inglese freefootball.org, ad esempio, ha eliminato tutti i link che indirizzavano i navigatori verso software e siti incriminati.

In Italia, Sky TV, titolare di diritti televisivi sulle partite di calcio, ha depositato nell´ottobre scorso un ricorso nei confronti dei siti coolstreaming.it e calciolibero.com. A gennaio, il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Milano, nel corso dell’operazione denominata “Cartellino rosso”, ha sequestrato i due portali, che sono stati messi off line.

Tramite i portali, venivano diffuse le istruzioni per scaricare i programmi con i quali gli utenti potevano collegarsi al segnale di due emittenti televisive cinesi, che avevano legittimamente acquisito il diritto di ripetere il segnale di Sky TV.

A febbraio, i due siti sono stati dissequestrati dal GIP di Milano e l´appello del PM del 9 marzo scorso è stato respinto dal Tribunale del Riesame. Le motivazioni non sono al momento disponibili ma il GIP, nel dissequestrare i due portali, aveva sostenuto che l´attività dei due siti non era riconducibile ad un illecito penale, pur avvallando l´ipotesi di un diritto al risarcimento a favore di Sky TV, da richiedere in sede civile.

Contestualmente, i possessori di diritti sul calcio rivolgono la loro attenzione anche verso la Cina.

Stéphane Schindler, direttore TV/Media di TWI in Francia, una società che vende le partite della Lega 1 francese all’estero, parlando di Goal TV 1&2, un canale criptato e a pagamento, trasmesso in Cina via satellite o in TV via ADSL, afferma: “Questi software non hanno nulla di illegale, è il loro impiego che può esserlo. I responsabili di Goal TV 1&2 hanno permesso di identificare i pirati che ritrasmettevano questi programmi sportivi su Internet attraverso PP Live”.

L'autore

  • Annarita Gili
    Annarita Gili è avvocato civilista. Dal 1995 si dedica allo studio e all’attività professionale relativamente a tutti i settori del Diritto Civile, tra cui il Diritto dell’Informatica, di Internet e delle Nuove tecnologie.

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