La polizia inglese (ultimamente molto attiva sul fronte informatico) ha arrestato un ragazzo di 21 anni, sospettato di aver scritto un virus che attacca i sistemi informatici che girano sotto Linux.
Il virus in questione si chiama TOrn e, sotto forma di un normale software, ne approfitta per infilarsi nei sistemi.
L’inchiesta su questo virus era iniziata da novembre dello scorso anno, dopo che l’FBI aveva ricevuto informazione della sua esistenza.
L’inchiesta ha portato al ragazzo inglese, arrestato a casa sua, a Londra.
Nel corso dell’arresto è stata sequestrata l’apparecchiatura informatica che è sotto analisi da parte della divisione crimini informatici di Scotland Yard.
Del ragazzo non si conosce ancora l’identità, perché non gli è stata ancora addebitata alcuna accusa, ma è stato arrestato in base alla legge del 1990 (Computer Misure Act) e subito dopo rilasciato sotto cauzione.
Il programma non è altro che un “cavallo di Troia” che da ai pirati informatici false chiavi per accedere a qualsiasi cosa.
Il virus crea una “entrata di servizio” nel sistema infettato e, una volta aperta, i pirati se ne possono servire per le loro incursioni.