Le autorità saudite hanno bloccato un sito Internet usato dai liberali del paese islamico, per promuovere l’introduzione di riforme democratiche nel regno conservatore.
Il sito, visitato da migliaia di internauti è stato bloccato qualche giorno prima il lancio di una campagna per la raccolta di firme a sostegno di un’iniziativa sulle riforme nel regno.
Per ora nessun commento ufficiale sul blocco del sito, che molti utenti attribuiscono alle autorità che cercherebbero, secondo loro, a bloccare i crescenti appelli alle riforme.
Riformatori liberali e islamici sauditi avevano incontrato il principe ereditario Abdallah Bin Abdel Aziz nel gennaio scorso, per presentargli il loro punto di vista per “le riforme costituzionali”, primo passo verso una serie di riforme politiche, sociali ed economiche.
Il documento sottomesso al principe era stato firmato da 104 personalità del capo riformista.
Più di mille persone, alcuni con identità e funzioni, hanno firmato il documento sul sito Internet tuwaa.com, dove spesso si sollevano questioni controverse.
Il servizio è controllato dalle telecom di Arabia e dalla Città del Re Abdel Aziz per la scienza e la tecnologia, principale fornitore di accessi a Internet nel regno e che ha il compito di sorvegliare da vicino i siti indesiderati e bloccarli.