La comunità BitTorrent.org ha avviato lo sviluppo di una nuova estensione capace di oscurare gli indirizzi IP attivamente coinvolti in uno scambio dati P2P. Si tratta a tutti gli effetti del primo tentativo di difesa per proteggere gli utenti dalle rinnovate ingerenze degli ISP.
Da qualche settimana, infatti, alcuni provider statunitensi stanno discutendo sulla possibilità di attivare soluzioni hardware e software per bloccare o comunque ridimensionare il traffico peer-to-peer.
«Negli ultimi mesi i consumatori hanno goduto di una partecipazione senza precedenti nel processo politico grazie alla possibilità di diffondere online opinioni e commenti nei dibattiti presidenziali tenuti su YouTube. Musicisti, registi e artisti stanno scoprendo nuove strade per raggiungere la potenziale audience nel mondo grazie a MySpace e BitTorrent. Gli studenti sono impegnati con tool di istruzione interattiva nei loro istituti», ha sottolineato Ashwin Navin, presidente di BitTorrent Inc.
Navin è convinto che il Governo dovrebbe monitorare il comportamento dei provider e non «permettergli di interferire o interrompere le comunicazioni dei consumatori, per proteggere margini di profitto», poiché di fatto «sarebbe un tremendo colpo per l’economia del paese».