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Billion User Club

05 Febbraio 2016

Billion User Club

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Nasce spontanea la curiosità di scoprire a che punto interverrà la saturazione, o se avremo l'ennesima disruption.

Ho già scritto delle piattaforme capaci di superare il miliardo di utenti, a cominciare da Windows per poi arrivare a Facebook e Android. Oltre a essere una cifra molto tonda, il traguardo dei nove zeri offre anche una serie di vantaggi connessi agli effetti di rete, sostanzialmente una grande inerzia che protegge almeno in parte la piattaforma dai rivolgimenti del mercato.

L’annuncio degli ultimi risultati finanziari trimestrali di Apple ha portato anche il superamento della fatidica soglia, il miliardo di utenti attivi sui vari hardware dell’azienda (diverso dal miliardo di apparecchi venduti). Non esiste il dato disaggregato ma si può supporre che Mac e Apple TV contribuiscano ciascuno attorno al sette percento e il resto giunga da iOS, con briciole di Apple Watch.

I quattro giganti miliardari ci sono arrivati tramite strategie e modalità di business completamente diverse. I più simili tra loro sono Windows e Android per il loro schema di concessione del software a licenziatari (gratis per Android), ma Windows ci ha messo molto più tempo su una varietà amplissima di categorie di prodotto. Facebook si basa sulla raccolta pubblicitaria come Google ed è tuttavia più simile a una operazione editoriale che a una base di conoscenza interrogabile. Apple vende prevalentemente hardware e controlla ogni componente della piattaforma, al pari di Facebook che però ha un business software. In un certo senso, le aziende miliardarie in utenti si fanno concorrenza in molti ambiti, ma sono anche complementari.

La parte interessante della notizia è chiedersi quali saranno gli sviluppi strategici delle aziende, visto che le dimensioni della popolazione globale pongono limiti evidenti alla crescita. Come è prevedibile, ciascuna multinazionale sta incontrando difficoltà a espandersi oltre l’ambito originale. Microsoft ha comunicato dati pessimi di vendita dei suoi Lumia, a dimostrazione che gli effetti di rete pesano: sui grandi numeri, non ci sarà alternativa mobile a Android e iOS.

Apple investe moltissimo sulla diversificazione, da Apple Watch alla stessa Apple TV fino ai progetti futuribili di auto elettrica o realtà virtuale. Google ha dato vita al contenitore Alphabet per individuare direzioni di crescita qualsivoglia e Facebook ha un social network di assoluto successo, ma risultati zero in qualsiasi altro settore.

A parte le oscillazioni dei titoli, si è raggiunto un equilibrio di forze. Le vendite hardware di Apple nel 2015 hanno pareggiato quelle dell’hardware per Windows. Le posizioni dominanti di ciascuno (pubblicità, navigazione, hardware cellulare, mondo business) non sono scalfibili; Windows resterà padrone dei computer, Android dei cellulari eccetera.

Potrebbe essersi chiusa l’epoca della crescita e magari Android raggiungerà anche i due miliardi, però sarà difficile andare oltre. Oppure un evento inaspettato rovescerà ancora una volta il tavolo, sconvolgendo gli equilibri. Un nuovo Windows 95, iPhone, pulsante Mi Piace (o Mi sento fortunato). Non si sono mai viste aziende con una portata globale di questa potenza e davvero, con questi miliardi che girano, il mondo tecnologico potrebbe di nuovo mettersi su strade che oggi neanche immaginiamo.

L'autore

  • Lucio Bragagnolo
    Lucio Bragagnolo è giornalista, divulgatore, produttore di contenuti, consulente in comunicazione e media. Si occupa di mondo Apple, informatica e nuove tecnologie con entusiasmo crescente. Nel tempo libero gioca di ruolo, legge, balbetta Lisp e pratica sport di squadra. È sposato felicemente con Stefania e padre apprendista di Lidia e Nive.

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