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Bilancio 2000 per Linux e Open Source (prima parte)

29 Dicembre 2000

Bilancio 2000 per Linux e Open Source (prima parte)

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Fine anno, tempo di rendiconti. Non sfugge alla regola il variegato pianeta Linux o, per meglio dire, l'intero ambito Open Source

Al contrario di quanto accaduto nel 1999, con positivi incrementi registrati in ogni settore, stavolta il bilancio dell’anno in chiusura non può non definirsi altalenante. D’altronde, sarebbe stato impossibile proseguire in costante salita, senza dimenticare che è l’intera industria informatica e high-tech a risentire di brusche frenate. E il futuro? Comunque andrà nel 2001, va confermato un importante dato di fatto: il movimento Linux e Open Source rimane una forte realtà globale a livello commerciale, imprenditoriale e socio-culturale.

Superato senza danni il temuto Y2K, il caro pinguino apre il 2000 in forma smagliante. Red Hat completa l’acquisizione di Hell’s Kitchen Software e soprattutto di Cygnus Solutions, avviandosi a divenire il maggior distributore mondiale Open Source. Sull’abbrivio dei successi borsistici dell’autunno-inverno ’99, Caldera Systems lancia il proprio IPO (initial public offering) un attimo prima di altre società Linux. Con l’occasione, la stessa Caldera informa di aver ricevuto un’attesa iniezione di contante (30 milioni di dollari) da nomi quali Sun, Novell e Chicago Venture Partners. TurboLinux va perfino oltre, con 50 milioni in arrivo da un pool di aziende high-tech che include Dell e Compaq. Anche Linuxcare avvia le procedure per l’ingresso a Wall Street, mentre Red Hat completa il raddoppio delle azioni già annunciato nel 1999. Infine, la nuova versione di Linux-Mandrake 7.0 oltre all’annuncio del primo esame di certificazione professionale avviato dal Linux Professional Institute.

Febbraio ci porta il kernel 2.3.47, insieme alla decisa integrazione di codice crittografico a seguito dei recenti mutamenti delle norme statunitensi sull’export dell’apposito software. Nello sviluppo del progetto Trillian, ecco la diffusione nella comunità Open Source dei sorgenti del nuovo chip Intel a 64-bit noto come Itanium. Ottimi i dati annunciati da due rapporti specializzati. IDC annuncia che Linux è al secondo posto tra i sistemi operativi per i server, avendo coperto il 25 per cento del mercato del 1999. Ovviamente Windows NT rimane in vetta, con il 38 per cento, mentre a netta distanza segue Netware con il 19 per cento. E secondo Netcraft, su 11 milioni di siti monitorati, il 58 per cento preferisce Apache (dopo qualche settimana supererà per la prima volta il 60 per cento). Tra le non poche acquisizioni in dirittura d’arrivo, spicca quella di VA Linux Systems del gruppo Andover.net (inclusivo del noto Slashdot.org) con annesse polemiche su possibili rischi di monopolizzazione – rischi rivelatisi però infondati. Riceve una certa attenzione nei media la prevista fusione tra Corel e Inprise/Borland per la formazione di una “powerhouse Linux” – fusione più tardi ritirata, con Corel in crisi sparata. Attirano decine di migliaia di visitatori i due eventi contemporanei LinuxWorld 2000 nel cuore di New York City e Linux Expo/LinuxWorld Paris in Francia.

A marzo Caldera Systems entra ufficialmente in borsa. Oltre 100 per cento in più nel primo giorno di contrattazioni, dai 14 dollari iniziali si chiude a quasi 30 per azione. Arrivano due nuove release, Red Hat 6.2 e FreeBSD 4.0, mentre nel nugolo di piccole news quasi primaverili va segnalata la nascita dell’Embedded Linux Consortium e la diffusione di alcuni cellulari Ericsson basati su Linux che consentono anche l’accesso a web ed e-mail. Invece in aprile arriva la proposta del parlamento francese affinché le autorità governative ricorrano a software e sistemi Open Source. IDC insiste nel ritenere Linux un pezzo da novanta nel mercato server e include al VA Linux al quinto posto tra i rivenditori di tale mercato (con Compaq in testa). Motorola prevede di ricorrere a soluzioni Linux per i sistemi di comunicazioni ad ampia banda del futuro, mentre IBM porta a 750.000 il numero di titoli Red Hat posseduti. Linuxcare annuncia il ritardo della propria IPO e viene penalizzata da media e investitori. Word Perfect Office 2000 di Corel arriva sul mercato, ma troppi ne lamentano tuttora l’instabilità. Con base in Tucson, Arizona, viene fondata la Open Source Education Foundation, organizzazione non-profit con l’obiettivo di rendere la “tecnologia usata nelle scuole USA superiore a quella del business e dell’industria”.

Maggio sembra poco allegro: Linuxcare licenzia 80 persone, circa il 35 per cento del totale,, e rinuncia definitivamente a Wall Street. La caduta delle azioni Corel spinge Inprise a mollare la reciproca fusione. In compenso, veleggiano bene VA Linux, con quasi 35 milioni di entrate trimestrali, e Caldera che raccoglie 1,4 milioni di dollari lordi (un anno prima erano poco più di 500.000 dollari). Linux è sempre più di casa presso SGI e soprattutto IBM, che ne annuncia la disponibilità sui mainframe S/390. In giugno, la Eurolinux Alliance lancia la petizione contro l’implementazione da parte della UE di brevetti sul software. Dell decide di installare sulle proprie macchine Red Hat, mentre IBM preferisce la versione di Caldera. Ancora Red Hat annuncia un bilancio trimestrale di 16 milioni di dollari, rimanendo però ancora in perdita (meno 2,5 milioni), con una forza-lavoro ormai vicina ai 500 impiegati.

L’estate si apre con Sun che prevede la diffusione sotto licenza GPL del prossimo StarOffice, mentre
Larry Wall annuncia il completo rifacimento di
Perl 6 stavolta come progetto collettivo. L’Open Source acquista spazio anche presso il governo tedesco, grazie alle dichiarazioni pubbliche in tal senso del Segretario di Stato presso il Ministero dell’economia e della tecnologia. Il distributore cinese Bluepoint Linux Software entra nel settore dei sistemi embedded con la soluzione “Bluepoint Embedded.” Il nuovo rapporto di Netcraft rivela che il 72 per cento dei server Linux gira sulla versione Red Hat. Ad agosto raggiunge gran successo e attenzione la LinuxWorld Conference & Expo di San Josè, California. Tra la miriade di eventi, alla ribalta il GNOME Project e il IDG/Linus Torvalds Community Award, assegnato a Debian, giunto alla versione 2.2. In Canada, abbandona Michael Cowpland, storico fondatore e presidente di Corel, per dedicarsi a “nuove opportunità di start-up”. Ancora in rosso il bilancio finale dell’anno fiscale di VA Linux, pur totalizzando entrate pari a 120 milioni di dollari rispetto agli appena 18 del 1999. Parte sotto il coordinamento di SGI il Linux Test Project, mentre guadagna terreno anche la tedesca SuSE, la cui versione 7.0 del sistema si divide in due, con l’edizione “personale” e quella “professionale”.

Per stavolta basta così: il seguito alla prossima puntata, poco prima della Befana….

L'autore

  • Bernardo Parrella
    Bernardo Parrella è un giornalista freelance, traduttore e attivista su temi legati a media e culture digitali. Collabora dagli Stati Uniti con varie testate, tra cui Wired e La Stampa online.

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