Il tempo di meditare sulla prima biblioteca senza libri degli Stati Uniti ed ecco apparire sul Toronto Star la notizia dello svuotamento di biblioteche scientifiche specialistiche canadesi, con destinazione macero.
Sette biblioteche amministrate dal Department of Fisheries and Oceans nazionale, adibito alla protezione e alla conoscenza del mare e della fauna ittica, sono state svuotate con modalità apparentemente discutibili e il loro contenuto rilevante trasferito in due biblioteche federali situate a Sidney (British Columbia) e Dartmouth (Nova Scotia). Il resto del materiale ha fatto notizia per le modalità dello smaltimento:
Gli scienziati federali abituati a frequentare la biblioteca del Department of Fisheries and Oceans della penisola di Gaspé nel Quebec hanno visto un giorno un container di rifiuti riempito con centinaia di libri di ricerca e periodici destinati alla distruzione.
Il governo canadese sostiene di avere semplicemente eliminato doppioni e viene in risposta accusato, per esempio su The Ytee, di avere distrutto per sempre materiale unico.
Ci ricordiamo di quando Amazon ha eliminato con un tasto una certa versione di 1984 da tutti i Kindle del pianeta? O di quando ha chiuso d’imperio l’account di una cliente?
La verità è che, per quanto disapproviamo DRM e politiche proprietarie e ci auguriamo la loro sparizione, Amazon ha dichiarato pubblicamente che l’incidente non si sarebbe più ripetuto. Se lo facesse, soffrirebbe di un danno finanziario e di immagine spaventoso.
Se per assurdo le biblioteche cartacee del Department of Fisheries and Oceans canadese fossero state pubblicate su Kindle, oggi la loro integrità sarebbe indiscussa e verificabile. Mentre i governanti canadesi, liberamente eletti, hanno mani democraticamente più libere.