Nel mare nero della stagnazione economica che colpisce tutti i settori, un raggio di luce sembra brillare nel buio della net economy. Il tedoforo di questa fiaccola è Barry Diller, festeggiato dagli analisti come il “rianimatore” dell’e-commerce: riesce a moltiplicare gli investimenti nelle “dotcom”.
Barry Diller siede sulla poltrona di comando della USA Interactive e da lì ha annunciato l’acquisto per circa 700 milioni di dollari di LendingTree.com, un sito specializzato nei prestiti immobiliari.
Un colpo che porta la USA Interactive a essere presente in ben sette settori che, insieme, rappresentano il 75 % del commercio elettronico: viaggi, biglietterie, beni, piccoli annunci (classici e di incontri), servizi finanziari e immobiliari.
Gli analisti plaudono all’intraprendenza di Diller e parlano di lui come un simbolo dell’interesse rinnovato degli investitori per Internet, mentre lui, uomo d’affari multimilionario (in dollari) incarna il mondo dei media tradizionali americani, con televisione e cinema.
Di sé stesso, Diller dice di essere un visionario e che i suoi investimenti sono guidati dal suo fiuto e dalla sua curiosità. “Non vedo cosa passa dietro i muri – dice scherzosamente di se in un’intervista al Wall Street Journal – Ho istinto”.
Per lui Internet è sinonimo di avvenire, affascinato com’è dalla possibile interazione con il computer dei media tradizionali e soprattutto la televisione e la presenza di titani in questo settore (AOL Time Warner, Viacom, News Corp.) lo galvanizza.
A fine 2001 aveva venduto il suo network di tv via cavo, Usa Networks a Vivendi Universal (VU), in cambio di una partecipazione nel capitale.
L’acquisto delle attività di intrattenimento di Usa Networks, aveva dato vita a Vivendi Universal Entertainement (VUE), filiale americana di VU (allora in mani francesi) diretta dallo stesso Diller, fino alle sue dimissioni avvenute in marzo.
Staccatosi da VU, Diller vede in Internet e nell’e-commerce la Priorità (con la P maiuscola), cosa che fa dire agli analisti che Diller è uno dei leader del settore e viene messo sugli altari insieme a personaggi come Jeff Bezos di Amazon.com e Meg Whitman di eBay, le due società che sono sopravvissute all’esplosione della bolla speculativa sulla new economy.