Chissà se i genitori, che sembrano preoccuparsi molto per i propri figli, tanto da dotarli del telefonino per controllarli meglio, si sono chiesti se quest’oggetto nasconde qualche rischio per i loro piccoli?
“Secondo un memorandum condotto dal professor Hyland dell’Università di Worwick – racconta il dottor Fiorenzo Marinelli della Sezione di Bologna dell’Istituto per i Trapianti d’Organo e l’Immunocitologia del CNR – gli organismi in accrescimento sono più ricettivi alle influenze delle onde elettromagnetiche. I risultati di una nostra ricerca, condotta sulle cellule, hanno evidenziato un effetto profondo delle onde elettromagnetiche sulla regolazione genica del ciclo cellulare. In pratica, vengono attivati o disattivati alcuni geni che regolano la proliferazione cellulare. Il risultato finale è che alcune cellule vengono stimolate ad autoeliminarsi, mentre quelle che sopravvivono sono spinte a proliferare. È facile comprendere che, se queste ultime hanno accumulato danni, si avrà una proliferazione di cellule danneggiate”.
Quali sono le conseguenze su organismi più complessi della cellula, ad esempio il corpo umano? “Naturalmente – spiega il ricercatore bolognese – gli organismi complessi hanno meccanismi di riparazione diversi, tuttavia si può ipotizzare che l’alterazione genetica dovuta ad onde elettromagnetiche possa favorire lo sviluppo di tumori, soprattutto nei bambini, lontani dall’equilibrio e il cui metabolismo veloce determina un’influenza più decisa delle radiazioni emanate dai telefonini”.
Quali allora gli accorgimenti che sarebbe opportuno utilizzare, in particolare nei confronti dei bambini?
“A mio parere – conclude Fiorenzo Marinelli – è bene che i bambini al di sotto dei 14 anni non usino il telefono cellulare e che gli adolescenti se ne servano solamente in caso in caso di reale necessità”.