“All’epoca del far West le banche non chiudevano per paura dei banditi. Miglioravano i loro dispositivi di sicurezza, facevano rispettare la legge. Perseguivano i ladri”. A parlare così non è un vecchio nostalgico dei bei tempi andati, dove la legge era fatta rispettare da sceriffi con stella e pistola. Sono parole di un deciso e battagliero Steve Ballmer e si riferiscono al suo pensiero sulla lotta ai virus informatici: senza se e senza ma.
Come nel Far West gli sceriffi, anche lui è nel suo ufficio a pulire la “pistola” e vigila sulla tranquillità dei suoi concittadini. Ballmer, infatti, ha affermato che si impegna a sviluppare strumenti per la sicurezza informatica stabilendo contatti e collaborazioni con gli sviluppatori di software antivirus. L’impegno è anche sul fronte della ricerca dei colpevoli e Microsoft collabora attivamente con le forze dell’ordine per acciuffare questo tipo di delinquenti.
Microsoft è stata particolarmente presa di mira dai diffusori di virus, visto che sono studiati apposta per sfruttare i bachi presenti in alcuni software e sistemi dell’azienda di Redmond.
La maggior parte dei virus, infatti, usano Outlook per colpire e diffondersi nella rete e, ultimamente, hanno colpito i server gestiti da prodotti Microsoft.
Ballmer, su questo argomento, ha usato un basso profilo, prendendosi una parte di responsabilità nei recenti attacchi, dicendo che Windows è presente su quasi tutti i personal computer del mondo.
Appunto per questo, non sarebbe il caso di fare qualcosa?