Continua a crescere negli USA il mercato dei provider gratuiti. Soprattutto grazie al successo ottenuto di grandi nomi quali AltaVista, Yahoo!, Kmart, che recentemente hanno affiancato il leader del settore, ancora NetZero.
Secondo alcuni esperti, il trend potrebbe portare a qualche problema per grossi provider come AOL e Microsoft che richiedono il consueto abbonamento mensile. Oltre alla ricerca di nuova utenza, il “free Internet” mira infatti alla reimpostazione delle relazioni già stabilite con i precedenti abbonati. Ma altri analisti mettono in guardia sul fatto che il rapido ingolfarsi del mercato farà presto restringere il denaro complessivo disponibile dalle inserzioni pubblicitarie, principale fonte d’introito per i provider gratuiti. Inserzioni pubblicitarie, è il caso di ricordarlo, che sono sempre presenti nelle varie finestre e che divengono sempre più personalizzati grazie al monitoraggio del surfing.
E quindi molti continueranno a preferire l’obolo mensile pur di non subire eccessive invasioni, privacy inclusa.
Jupiter Communications stima comunque che da qui al 2003, il 13 per cento del mondo online si affiderà ai provider gratuiti.
Mentre altri ritengono che il tutto non farà altro che portare all’abbassamento delle tariffe mensili da parte dei grandi provider come AOL e Microsoft.