Abbiamo ricevuto questa lettera che, per dirla con Sciascia, rappresenta una “storia semplice”.
Pensiamo di pubblicarla così com’è, senza alcuna modifica, nella speranza che possa servire a migliorare il comportamento dell’azienda in questione, perché – finalmente inserita in un mercato concorrenziale – veda in noi dei clienti e non dei sudditi.
“Da agosto ho attivato l’opzione Tempo Zero di Infostrada e quindi con Telecom da allora non ho più fatto alcuna telefonata.
Visto che la mia spesa di scatti stava sotto le 11.000 bimestrali (o meglio, facevo zero scatti) ho pensato bene (male) di farmi classificare nella categoria a basso traffico (17.000 di canone invece che 36.000).
Chiamo il 187, spiegando loro il motivo della mia scelta e mi dicono solo di mandare un fax con la richiesta, firmato. In 5 giorni mi attivano il basso traffico, e cosa scopro? Che TUTTI GLI ALTRI OPERATORI SONO INTERDETTI!
Molto furioso di questa cosa chiedo come sia possibile disdire il basso traffico e mi viene risposto di mandare semplicemente un altro fax con la disdetta.
Lo faccio e mi informo poi sui tempi di riattivazione: MI VIENE RISPOSTO “NON PRIMA DI FEBBRAIO 2001” perché il loro sistema è progettato in quel modo e loro non possono farci niente.
A nulla servono le ore spese al telefono col servizio commerciale 187 e a nulla le mie suppliche, loro non vogliono sentire ragioni.
In breve io adesso mi ritrovo a dover pagare gli scatti telefonici IL TRIPLO, visto che superate le 11.000 bimestrali, col basso traffico, lo scatto non costa 127 lire ma oltre 370 lire.
Inoltre non potrò più usufruire degli altri operatori prima di almeno DUE MESI.
Tutto questo perché al 187 non mi avevano informato di questa cosa visto che loro NON SONO TENUTI A DIRLO.
Ho perso ormai ogni speranza, spero almeno che possiate pubblicare questa lettera di protesta in modo che nessun altro cada ancora nelle grinfie di Telecom”.
Segue firma