Il progetto promette di arricchire i fondatori e i primi sostenitori di questa società non convenzionale creata nel settembre 1998. Società che ha già realizzato, l’anno scorso, un fatturato molto vicino al miliardo di dollari. La sua entrata in Borsa aprirà un nuovo fronte nella battaglia/concorrenza con Microsoft e Yahoo!.
Sempre alla ricerca dell’originalità, i cofondatori Sergey Brin e Larry Page hanno prodotto un “manuale dei proprietari” destinato agli investitori potenziali, in cui promettono che la trasformazione di Google in una società quotata non cambierà la sua cultura.
“Google non è una società convenzionale. E non ha alcuna intenzione di diventarlo”, spiegano Brin e Page. Raccomandano poi agli investitori di avere i nervi saldi, perché non hanno in nessun modo l’intenzione di camuffare i risultati per raggiungere le previsioni di Wall Street e continueranno a investire in progetti ad alto rischio, ma anche ad alto rendimento.
Nella loro lettera agli investitori potenziali, i fondatori di Google precisano che hanno rotto con la tradizione di Wall Street e che metteranno le azioni del gruppo all’asta per “ridurre al minimo” le “speculazioni irragionevoli” e i “cicli da yo-yo” che hanno caratterizzato le altre quotazioni.
Il gruppo di Mountain View, in California, precisa che richiederà a essere quotato sia al Nasdaq, sia al New York Stock Exchange.