I bei tempi andati
Teleportiamoci ai tempi dei sistemi operativi democratici, in un vicino 1993, tempo in cui vari sistemi operativi erano presenti sul mercato. Esempio: l’IBM OS2 (Warp e non), che a detta di molti addetti ai lavori era ottimo. Nonostante la pubblicità con le suore finì nel dimenticatoio. Nonostante le apparenze, probabilmente, mancò l’aiuto dall’alto.
Imperava, allora, Win 3.0. Rapidamente sostituito dal Win 3.1.
Alcune lune e processori dopo, quando oramai OS2 era solo più un ricordo in sperduti Bios, si passò ad un Win 3.11 “for workgroups”. Ma chi mai l’ha usato per “workgroups”? Lo abbiamo tutti installato per risolvere i “bugs” del Win 3.1!
Poi si parlò di… come si chiamava già? Chicago, Denver, Atlanta…, ogni nuovo “Beta” una nuova città. Meno male che gli USA sono grandi.
Nota per quelli che non sono familiari con il termine: si definiscono “Beta” le uscite ancora non definitive di un software, di solito lautamente forniti di “bugs” (bachi, errori, problemi) ancora dichiaratamente non risolti. Un software in via sperimentale, insomma.
Un nuovo (e rivoluzionario) sistema operativo stava nascendo in casa Microsoft. E via via che nasceva (fu un parto multistrati) ulteriori “Beta” furono rilasciati come “definitivi”. Doveva essere il miracolo del ’94. Fermento ovunque, tutti col fiato sospeso. I “Beta” si moltiplicarono, quasi diventarono dei “Delta”. Ma poi Mick Jagger mise d’accordo tutti.
E così, in un crepuscolo di 1995, più ’96 che altro, finalmente Il parto (retroattivo) tanto atteso: WINDOWS 95 WAS BORN. ALLELUJA.
Le malelingue lo chiamarono subito “Mac 84”, e non completamente a torto.
Ma pur dimostrandosi subito meno affidabile del Mac 84, il sistema era ragionevolmente rivoluzionario. Un balzo in avanti, e senza rete. E anche l’inizio del monopolio Microsoft per il controllo del mercato del software. Uno share dell’83%. Chip più, chip meno.
I “Warpisti” tornarono a vedersi le puntate antiche di “Star Trek”, i tradizionalisti rimasero avvinti al loro collaudato Win 3.11 (con annesso Dos 6.22), rifiutandosi di prendere in considerazione il nuovo sistema operativo.
Molte leggende urbane (quasi tutte con fondamento) parlavano di Windows NinetyFive come di un rattoppo voluto da Bill Gates per salvarsi la faccia e chiudere la bocca a chi diceva che alla Microsoft non ce l’avrebbero fatta. E invece ce l’avevano fatta.
Una nota personale: da pubblicitario quale sono, all’apparire della campagna pubblicitaria del Windows 95, con lo “start me up” di $ 5 milioni per le pietre rotolanti, mega spots televisivi, ecc., mi venne di pensare: “qui c’è sotto qualcosa”, o meglio: “sento odore di bruciato”.
Fu un’operazione di marketing grandiosa, e iniziò l’era del multi-tasking. Ed in maniera riconosciutamente buona. In questo il Mac fu superato, a mio parere.
Ma facciamo la prova del nove: chi non ci ha ancora litigato, con il Win 95, alzi la mano. Non vedo mani alzate. Temevo.
Un Win 95 – Ex ’94 – Quasi ’96. Mah. PNP: Plug-‘n-Play – Quasi.
Oggi: l’uscita ufficiale negli USA del Windows 98 è prevista per l’estate di quest’anno. Quali sorprese ci troveremo dentro? Sarà oro o luccicherà soltanto?
Le opinioni sono concordi: i cambiamenti non saranno molti, la performance non dovrebbe essere molto differente, l’affidabilità pure. Ma facciamo una considerazione. Bene o male che se ne giudichi, intanto Windows 9x è “IL SISTEMA OPERATIVO”. Non c’è null’altro. Non c’è scelta. E tutto il progresso che è stato fatto nel campo del software negli ultimi anni non può essere ignorato. Indietro non si torna. Anche i più restii si stanno convertendo, ponti vengono tagliati, addio vecchio Dos, Win 3.xx.
L’era del Grande Fratello sta per iniziare, e stavolta per tutti. Celebriamola così, come la nascita di un fratellino promessoci 4 anni fa.
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