Una prostituta di 41 anni e un uomo di 39 sono stati indagati e arrestati per aver proposto su due siti Internet i servizi di una trentina di prostitute negli hotel della Costa Azzurra, di Parigi e di Monaco.
La donna, che avrebbe svolto compiti di intermediario tra le colleghe e i clienti, è sospettata di aver chiesto all’uomo, impiegato in una società di comunicazioni, di mettere online le offerte delle prostitute.
Inoltre, è sospettata di aver ricevuto la metà dei compensi, che avrebbero un valore di circa 450 euro.
L’uomo sembra non sia stato da meno e avrebbe aperto un altro sito per conto suo, ricevendo un compenso per la messa online degli annunci.
L’accusa per i due e di incitamento alla prostituzione e sfruttamento.
Non sono stati resi noti i dati dei contatti al sito, che pensiamo siano stati notevoli visto l’interessamento della polizia francese.
Ma questa è una pratica che sta prendendo piede sul Web, strumento che ben si presta per la velocità e discrezione al fissare appuntamenti “a pagamento”.
Basta provare con un qualsiasi motore di ricerca e si presenterà un lungo elenco di siti che offrono prestazioni amorose.
Uno strumento che potrebbe diventare utile e fonte di business in caso di riapertura delle “case chiuse”, con buona pace della Merlin.