Le Nazioni Unite cercano lo strumento giuridico per fare del traffico di droga su Internet un crimine universale come i crimini contro l’umanità e il genocidio.
È questo quello che ha dichiarato Pino Arlacchi, uno dei più grandi conoscitori italiani del fenomeno mafioso e oggi direttore dell’Ufficio dell’Organo internazionale del controllo degli stupefacenti (OICS), con sede a Vienna.
Durante una conferenza stampa, Arlacchi ha dichiarato: “Siamo sempre più preoccupati per l’uso dei siti Web e di Internet per fare pubblicità alle droghe”.
“Siamo attivamente coinvolti in una strategia a lungo termine, e cerchiamo il modo per sapere come poter perseguire i crimini via Internet”, ha aggiunto il direttore dell’OICS.
Arlacchi ha tuttavia rilevato che “Internet è importante per facilitare gli scambi d’informazione e l’estensione del mercato”.
Ma, secondo lui, il traffico di droga è “un’attività tradizionale, che fa ricorso a vecchi metodi” e il ricavato della droga scambiato su Internet resta molto scarso.
“Il problema più difficile resta lo strumento giuridico”, ha sottolineato Arlacchi.
Le leggi universali si applicano, oggi, a due tipi di crimine: i crimini contro l’umanità e il genocidio.
Per saperne di più e leggere il documento di Pino Arlacchi, andate all’indirizzo
http://www.un.org/News/briefings/docs/2000/20000622.arlacchibrf.doc.html