Paolo G. Mancia, autore del libro, ha realizzato, in collaborazione con Apogeo Editore, una guida all’uso di ArchiCAD semplice e ricca di esempi pratici: un manuale dove il protagonista non è il software ma il lettore.
Attualmente impegnato in collaborazioni con diversi studi di progettazioni architettonica ed in attività di consulenza dei sistemi informatici CAD, Paolo Mancia, ha scritto il libro con l’intento di offrire ad architetti e studenti la possibilità di imparare ad utilizzare un programma nato per loro.
ArchiCAd offre libertà di personalizzazione e possibilità di interfacciarsi con i diversi collaboratori: funzioni ed altro di cui l’autore parla nella sua intervista.
- Cos’è ArchiCAD?
ArchiCAD è uno dei programmi CAD (Computer Aided Design) più diffusi per la progettazione architettonica con il Personal Computer. La nuova versione 6.5 della Graphisoft Inc. è presentata dagli addetti come “la migliore” delle soluzioni oggi disponibili. In effetti, grazie a nuove funzioni il software si presenta semplice e veloce da usare nelle varie fasi progettuali. - Quanto è importante, oggi, la conoscenza e l’utilizzo di questi software?
I programmi CAD sono diventati sempre più importanti per l’attività quotidiana degli architetti.
Qualunque fase lavorativa, dal semplice disegno alla progettazione più complessa, deve essere ormai “digitale” per i vantaggi che questa comporta: facilità di archiviazione e correzione, riproducibilità infinita, comunicabilità e trasmissibilità del lavoro, “interoperabilità” sui disegni nelle varie fasi progettuali. Per questi motivi sempre più importante diventa per gli architetti, ma anche per gli studenti, imparare ad utilizzare e saper sfruttare le potenzialità dei programmi CAD.
Particolarmente indicato diventa ArchiCAD, per la sua semplicità di utilizzo rispetto ai tradizionali software. - Quanti architetti e disegnatori utilizzano il CAD nella progettazione architettonica?
Quasi tutti gli studi di progettazione e i tecnici utilizzano ormai questo tipo di software, non solo per i vantaggi che questo comporta, ma anche per la necessità di interagire con i vari collaboratori durante le fasi progettuali. Tutti i professionisti del settore utilizzano questo tipo di programmi: il CAD impone “l’adeguamento” alla condivisione del lavoro.
Come sarebbe, altrimenti, possibile, per un gruppo di architetti informatizzati collaborare alla realizzazione di uno stesso progetto? - In che modo uno studente può imparare ad utilizzare programmi CAD?
Università e Regioni organizzano corsi di “istruzione” per l’apprendimento dei programmi più diffusi; questi corsi, tuttavia, sono accessibili ad un numero ridotto di studenti e non riescono a soddisfare le numerose richieste. Di conseguenza gli studenti sono costretti ad imparare ad utilizzare questi software da soli, attraverso un’esperienza diretta. - Semplificazione e potenziamento: sono questi i vantaggi che si hanno nell’utilizzare i CAD?
Certamente. La semplificazione del lavoro è una delle caratteristiche fondamentali di tutti i programmi CAD, per le ragioni già dette: avere la possibilità di disegnare con precisione ed eseguire all’istante le necessarie correzioni sono vantaggi enormi per il lavoro quotidiano degli architetti.
Per capire a fondo le potenzialità di questi software, basti pensare che i CAD sono uno strumento complesso in grado di operare tanto con il disegno bidimensionale che tridimensionale; sono in grado di aiutare il progettista, architetto o studente che sia, nell’esecuzione del singolo disegno come nella visualizzazione della propria idea nelle diverse fasi del progetto. - ArchiCAD è un programma complesso?
Tutt’altro. Tutti gli elementi del programma sono pensati nella logica CAD e “tradotti”per essere intuitivamente compresi dagli architetti, secondo la logica della progettazione edilizia. In questo modo tutte le complessità tipiche dei programmi CAD sono ridotte a pochi e semplici concetti base. - Sembra una logica difficile……
È la logica della progettazione architettonica. A differenza degli altri software di disegno che lavorano con primitive grafiche, come linee, cerchi, parallelepipedi ArchiCAD lavora con gli strumenti dell’edilizia. Il disegnatore, in questo modo, disegna e ragiona utilizzando i veri elementi del suo lavoro. - Com’è possibile sfruttare al meglio le potenzialità di ArchiCAD?
Nel manuale ho cercato di soffermarmi a lungo su come utilizzare al meglio questo
strumento di disegno. Ho, infatti, inserito oltre alle sezioni classiche dedicate alle spiegazioni generali e alla guida completa dei comandi, degli esempi di progetti, per mostrare alcuni dei risultati che si possono ottenere con facilità ed in poco tempo utilizzando ArchiCAD. In questo modo il lettore, potrà comprendere le diverse possibilità grafiche offerte da questo software ed utilizzarle come meglio crede. - Quali consigli si sentirebbe di dare ai disegnatori che non hanno grande confidenza con questi strumenti?
Il primo consiglio è di avvicinarsi a questi nuovi mezzi con poco timore e molta curiosità: al di là dell’aspetto poco rassicurante del Personal Computer, in realtà questi strumenti sono banali ed ancora regolati da una certa logica… Scherzi a parte, i vantaggi pratici sono talmente tanti da giustificare un piccolo sforzo per l’apprendimento, ma non troppo!
Inizialmente erano disponibili solo programmi grafici molto complessi e difficili da utilizzare. Adesso esistono programmi più semplici in grado di fornire strumenti di lavoro interessanti e utili per la progettazione architettonica, sarebbe veramente un peccato non saperli utilizzare.
Per ulteriori informazioni:
Sito di Paolo G. Mancia: http://www.cadcocktail.com/
Scheda del libro: https://www.apogeonline.com/catalogo/685.html