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Applicazioni WAP

04 Aprile 2002

Applicazioni WAP

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Dalle singole pagine WAP alle applicazioni complete il passo è breve

Nell’articolo della settimana scorsa abbiamo visto come sia semplice scrivere una pagina WML e vederla visualizzata sul browser del nostro telefonino WAP.
In questo articolo andremo più nel dettaglio scoprendo qualche caratteristica interessante delle applicazioni WAP scritte utilizzando il linguaggio WML.
Come sappiamo WML non è altro che un’applicazione di XML che, appoggiandosi ad una determinata grammatica, stabilisce delle regole sintattiche e semantiche precise per la scrittura di pagine WAP, in questo modo abbiamo un linguaggio potente e flessibile che permette la scrittura di contenuti per le varie tipologie di mobile-browser.

Deck

Sappiamo che una “card” è l’unità minima di informazione che viaggia dal server verso il client e rappresenta la singola “schermata” dell’apparecchio cellulare.
In realtà però la comunicazione tra server e client avviene attraverso pacchetti di dimensione minima che prendono il nome di “deck”, ognuno dei quali può contenere una o più card.
Secondo questo principio, pertanto, è conveniente avere un “deck” contenente più “card” in modo da massimizzare l’occupazione in byte del singolo “deck” che in ogni caso verrebbe comunque trasmesso dal server verso il client.
Per ottenere quanto descritto si utilizza un file composto nel modo seguente:




Card1

Card2

Card3

Card4


Questa é la card 1!


Questa é la card 2!


Questa é la card 3!


Questa é la card 4!

/

L’esempio precedente illustra come creare una struttura ad albero utilizzando semplicemente la prima card del deck come indice dell’applicazione e le successive card come contenitore dell’informazione che deve essere mostrata al client.

Actions

Ad ogni card, inoltre, è associata una “action”, ovvero un comportamento predefinito di uno dei due tipici tasti degli apparecchi WAP.
Nel caso specifico il tasto “options” dell’apparecchio cellulare svolge la funzione, equivalente alla pressione del tasto “back” sul browser internet.
Questo comportamento è associato alla singola card attraverso il codice:

/

Allo stesso modo è possibile associare comportamenti personalizzati anche ad altre funzionalità proprie del telefono cellulare.

L'autore

  • Massimo Canducci
    Massimo Canducci vanta oltre 25 anni di esperienza nel campo dell'innovazione e della digital transformation ed è Chief Innovation Officer per Engineering Ingegneria Informatica. È docente alla Singularity University, l'Università di Torino e l'Università di Pavia, e insegna in master MBA.

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