“Siamo pronti ad aprire molti negozi virtuali nell’Unione europea”, ha dichiarato Eddie Cue, vicepresidente del settore applicazioni di Apple che aggiunge, senza ulteriori dettagli, che i prossimi lanci dell’iTunesMusic Store permetterebbero “di coprire una grande parte dell’Europa dell’ovest”. Cue, inoltre, ha lasciato intendere che sarebbero più di cinque i paesi interessati.
Lo spazio Web per il download di musica digitale iTunes è accessibile in Gran Bretagna, in Francia, in Germania e negli Stati Uniti e ha registrato più di 125 milioni di vendite. I mercati americano e britannico si sono infiammati, mentre gli affari restano relativamente calmi nel continente europeo, dove la pirateria resta molto forte.
Le pratiche burocratiche e la molteplicità delle lingue in Europa, rendono più difficile la penetrazione dei mercati. Apple ha anche ammesso delle difficoltà a proporre i brani di artisti locali, detenuti da case discografiche presenti in alcuni paesi.
L’entrata sui mercati italiano e olandese, due dei dieci più importanti per la musica, è un punto essenziale della strategia d’espansione dei servizi online di Apple e dei suoi concorrenti: Sony, Microsoft e Napster. Gli analisti ritengono, però, che anche dopo avere superato alcuni ostacoli istituzionali, le vendite di brani musicali online in Europa resteranno comunque inferiori al livello raggiunto negli Stati Uniti ancora per alcuni anni. Un duro colpo per le case discografiche, desiderose di vedere i servizi di download musicale legale scalzare le reti di scambio di file (P2P) come Kazaa o WinMX.