Apple ha presentato una nuova linea di iBook, i suoi fortunati e carissimi notebook. Più che di una nuova linea, in realtà, sarebbe utile parlare di un’upgrade. I nuovi notebook della mela, infatti, sono assolutamente identici ai loro predecessori e mostrano una sostanziale differenza solamente nelle prestazioni.
La serie 750 degli iBook, infatti, dispone dei nuovi processori “Anaconda”, con 512 Kb di cache on-die e clock di 600 e 700 Megahertz a seconda dei modelli.
Anche il reparto video dei portatili più trendy del momento è cambiato: gli appassionati di grafica, infatti, troveranno utile la potenza della serie Mobility Radeon di ATI, presente su tutti i nuovi modelli con 16 Megabyte di memoria interna.
Come sempre la dotazione hardware degli iBook è di tutto rispetto, con tagli di hard-disk che variano dai 20 ai 30 Gigabyte, display da 12,1 e da 14.1 pollici a seconda dei modelli e optional immancabili come il combo lettore DVD – masterizzatore.
In pieno rispetto della tradizione MacIntosh, i nuovi iBook dispongono di notevoli capacità di connessione e comunicazione e abbondano di porte Firewire e USB.
Inevitabilmente l’iniezione di performance sui portatili Apple è un tentativo di inseguire i notebook pc sul campo delle prestazioni. Il design e l’estetica, infatti, non possono colmare l’estrema differenza di velocità di processing che c’è tra i modelli di CPU mobili più recenti di Intel e AMD. Lo stesso discorso vale per il reparto video: i nuovi modelli di notebook pc, infatti, utilizzano già da tempo versioni portatili delle schede video di ultima generazione, con 32, 64 e (presto) 128 Megabyte di memoria.