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Apple e i fondamentali

06 Giugno 2017

Apple e i fondamentali

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L’azienda informatica di maggior successo oggi si rafforza attraverso annunci grandi e solo apparentemente piccoli.

Per capire il clima del convegno degli sviluppatori Apple apertosi ieri occorre tornare a una infografica di poche settimane fa: cinque multinazionali tecnologiche che messe insieme fatturavano 555 miliardi di dollari.

Un dettaglio poco pubblicizzato è che, delle cinque aziende, una da sola guadagna quasi quanto le altre quattro messe assieme. Da questa azienda, che di fatto gioca in una classifica a parte – è noto come iPhone sia da quattro anni un business largamente superiore a quello dell’intera Microsoft – è sempre più difficile aspettarsi un comportamento da startup, una scommessa dell’intera struttura sulla next big thing proprio come ai tempi è accaduto con iPhone. Piuttosto, una strategia complessiva che dispiega mossa dopo mossa, lavora sui punti deboli, perfeziona quelli forti e predispone nuove infrastrutture per nuove esigenze e nuovi sviluppi.

È quanto si è visto nel keynote che ha aperto la Worldwide Developer Conference Apple 2017. Più che elencare gli (abbondanti) annunci vogliamo posizionarli nella strategia generale di Apple e capire che cosa significhino. Per i dettagli dei sistemi operativi, le specifiche hardware e le note di costume rimandiamo allo streaming integrale dell’evento.

tvOS

Steve Jobs aveva definito Apple TV uno hobby e l’amministratore delegato Tim Cook non si è fatto problemi nel rinviare gli annunci all’autunno. Ma ai sedici milioni di sviluppatori registrati è arrivato comunque un messaggio significativo: entro fine anno l’elenco dei canali di Apple TV si arricchisce con Amazon Prime Video. È una mossa commerciale e diplomatica importante, perché Amazon aveva sempre evitato di agevolare apparecchi di concorrenti. Sicuramente su Apple TV è andato più impegno di quando appaia in superficie.

watchOS 4

Sempre più bravo con l’attività fisica il sistema operativo di Apple Watch.

 

watchOS

Dove Apple incassa miliardi non è mai una numero uno del mercato (è un iPhone meno di un cellulare su cinque). Dove è sotto critica per non incassare miliardi, tende a essere una numero uno. Infatti watchOS 4 porta perfezionamenti là dove l’apparecchio da polso si è guadagnato il primato tanto di vendita quanto di soddisfazione dei clienti: amministrazione dell’esercizio fisico in tutti i suoi aspetti, fino alle playlist. Nuovo hardware o nuove funzioni rivoluzionarie? Non ora. L’oggetto è talmente numero uno che può amministrare il proprio vantaggio.

macOS

Se Apple ha ricevuto critiche ultimamente, è soprattutto per i problemi percepiti nel tenere Mac all’altezza della concorrenza e soprattutto del rapporto qualità/prezzo, oltre che per i rapporti con il mondo professionale dei media. L’azienda ha già pagato pegno con un evento dedicato a spiegare che cosa sta succedendo su Mac Pro e, per WWDC, ha coperto tutti i buchi più evidenti. Nuovi MacBook Pro, nuovi iMac compresa una macchina rivolta esclusivamente al mondo Pro e un approccio al nuovo sistema operativo – High Sierra – più rivolto alle fondamenta tecnologiche che alle funzioni di interfaccia.

iOS

Qui è dove Apple ottiene quattro quinti del fatturato e dove ha usato le munizioni più potenti. Il potenziamento di Siri, la possibilità di usare Apple Pay per spostamenti di denaro da persona a persona, un rinnovo profondo e importante di App Store e una linea di iPad che punta a recuperare terreno dove finora l’apparecchio ha mostrato la corda: nel sostituire davvero il computer da scrivania. Schermo di maggiori dimensioni anche nel modello base e una nuova app per facilitare l’amministrazione di file nel sistema sono solo alcune delle notizie più importanti.

One last thing

HomePod, un altoparlante intelligente comandato da Siri e con grandi capacità musicali, rappresenta un ulteriore prolungamento della vera strategia fondamentale di Apple: trasformare qualsiasi apparecchio in un computer. Dopo averlo fatto con i cellulari (iPhone), con gli orologi (Apple Watch) e con gli auricolari (AirPods), ci provano anche con il diffusore musicale, dotato di un processore come lo si può trovare in un iPhone ancora in uso.

iOS 11

Specialmente sui nuovi iPad Pro, iOS 11 promette novità come raramente prima.

 

E neanche questo è il vero cuore degli annunci di questa WWDC, che va cercato trasversalmente ai sistemi operativi e alle piattaforme.

privacy

Oggi la privacy è una questione critica; Apple ha tenuto a fare sapere che la nuova edizione del browser Safari, a parte il bla bla prestazionale, dispone di una funzione di prevenzione intelligente del tracciamento della navigazione: molto più che il blocco della pubblicità, molto più che la navigazione privata. Nessun altro oggi può permettersi di offrire lo stesso livello di confidenzialità della propria vita sul web.

Realtà nuove

Per mesi si è vociferato di prodotti Apple diretti al pubblico e attinenti alla realtà virtuale o alla realtà aumentata: caschetti, occhiali eccetera. Invece sono state mostrate e dimostrate tecnologie dirette a facilitare il lavoro degli sviluppatori. L’ultima moda tecnologica interpretata da Apple non è un gadget da offrire con il marchio dell’azienda che si guadagna da vivere vendendo gadget: è il software da mettere a disposizione degli svilupatori.

Intelligenze diverse

C’è grande attenzione infine ai temi dell’intelligenza artificiale e del machine learning. E anche qui Apple ha mostrato zero prodotti ma grande attenzione al software, a partire dall’architettura Metal che si rinnova anche in funzione dell’apprendimento meccanizzato. Funzioni di deep learning sono ampiamente presenti in Siri ma anche nell’applicazione Foto: secondo Apple, dati ovviamente di parte ma diramati ufficialmente, un iPhone riconosce le immagini sei volte più velocemente di un Google Pixel.

Questo keynote è stato un lavoro sui fondamentali: chiudere i buchi del listino prodotti, stare all’avanguardia nelle nuove tecnologie, allargare e perfezionare le strategie in essere. È così che Apple conta di restare la numero uno e allargare il proprio bacino di influenza. Il prossimo semestre sarà una prova del nove significativa dell’efficacia delle decisioni prese.

Courtesy of: Visual Capitalist.

L'autore

  • Lucio Bragagnolo
    Lucio Bragagnolo è giornalista, divulgatore, produttore di contenuti, consulente in comunicazione e media. Si occupa di mondo Apple, informatica e nuove tecnologie con entusiasmo crescente. Nel tempo libero gioca di ruolo, legge, balbetta Lisp e pratica sport di squadra. È sposato felicemente con Stefania e padre apprendista di Lidia e Nive.

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