Dopo 18 giorni di oscuramento Apogeonline è tornato ad essere visibile in Rete all’indirizzo www.apogeonline.it. Si tratta di un ritorno parziale, ma è un primo passo avanti. Purtroppo, per l’indirizzo tradizionale www.apogeonline.com, c’è ancora da attendere, ma abbiamo buoni motivi per ritenere che sia ormai solo questione di ore.
Ma cosa è successo in questi, interminabili, 18 giorni?
È successo che una semplice richiesta di carattere tecnico (il cambio di un DNS dovuto al trasloco di un server nella nostra nuova sede), ha vagato per gli uffici e i computer di mezzo mondo senza risultato alcuno. A nulla sono valse decine di chiamate a telefoni ai quali nessuno rispondeva o che erano eternamente occupati. Nessun risultato hanno prodotto interminabili attese, con vaghi centralinisti che non trovavano niente di meglio da fare che farci ascoltare il Bolero di Ravel. E a niente sono servite sessioni di Chat o e-mail, inviate ai quattro angoli del pianeta. Nell’era della comuicazione, per due settimane, ci siamo sentiti isolati dal mondo, incapaci di farci ascoltare.
Le nuove tecnologie, quelle che dovrebbero rendere le operazioni fulminee, facendo dimenticare i vecchi tempi della “posta lumaca” e della carta bollata, hanno di nuovo dimostrato che il fattore umano è sempre determinante. Soprattuto quando, come in questo caso, rappresenta un freno, un elemento di inefficienza. E la burocrazia, anche senza la coreografia delle mezze maniche e dei timbri in calce, è riuscita ancora a far sentire la sua grigia influenza.
Diciotto giorni di black out su Internet sono un periodo intollerabile. Un’assenza che può far dimenticare agli utenti della Rete l’esistenza di un sito. Per questo motivo vi chiediamo di darci una mano, mandando a tutti vostri amici questo semplice messaggio: “Apogeonline è di nuovo online all’indirizzo www.apogeonline.it“.
Grazie a tutti per la collaborazione e scusateci per l’inconveniente. Anche se non è colpa nostra.