Dopo le aziende di contenuti, per AOL Time Warner è arrivato il momento di dare la caccia alle aziende europee di collegamento via cavo.
Lo ha indicato lo stesso presidente di AOL TW, Steve Case in un’intervista a un quotidiano economico francese.
Case ha detto che la ricerca nel settore sarà principalmente in Gran Bretagna, in Francia, ma anche in altri paesi.
Il presidente del gigante mondiale dei media e di Internet, attualmente assente dal settore via cavo europeo, dice rispondendo a una domanda che, “dal lato della Germania, vietando l’acquisto delle attività cavo di Deutsche Telekom da Liberty Media, le autorità di regolamentazione hanno bloccato il mercato. Siccome non è per adesso né aperto, né competitivo, noi guardiamo piuttosto alla Gran Bretagna, alla Francia e ad altri paesi”.
Dopo la fusione con Time Warner (costata 150 miliardi di dollari), la capitalizzazione in borsa di AOL è scesa circa del 60 %.
Su questo Steve Case ha dichiarato che intenzione dell’azienda è di far passare il peso del fatturato all’estero dal 20 % al 50 % in dieci anni, attraverso crescite interne e acquisizioni.
È anche vero, ha riconosciuto Case, che “non abbiamo mantenuto le nostre previsioni di crescita di fatturato e risultati. La differenza constatata tra queste stime e la realtà è dovuta alla recessione della pubblicità sopravvenuta nel 2001”.
Infine, secondo Steve Case bisogna “far emergere sinergie di innovazione durante i prossimi dieci anni. Per esempio, la musica non si ascolta più unicamente sull’impianto stereo, ma anche su un Pc, un telefono cellulare, su un televisore”.