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Anche l’Europa in corsa per il mega-network globale ad ampia banda

07 Luglio 1999

Anche l’Europa in corsa per il mega-network globale ad ampia banda

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Sarà Alcatel, il gigante francese delle telecomunicazioni, uno dei protagonisti della costruzione del nuovo network pan-europeo ad ampia banda che verrà annunciata la prossima settimana a Londra. Si tratta in …

Sarà Alcatel, il gigante francese delle telecomunicazioni, uno dei protagonisti della costruzione del nuovo network pan-europeo ad ampia banda che verrà annunciata la prossima settimana a Londra. Si tratta in pratica della fornitura di servizi di telecomunicazione tramite un consorzio di partecipanti che si apprestano a dar vita alla prima rete mondiale in grado di raggiungere la capacità dei “petabit”, 1.000 terabit per secondo.

Il network dovrebbe essere completato al 90 per cento entro la fine del prossimo anno, per costi complessivi superiori ai due miliardi di dollari e con 13.000 miglia di cavi stesi tra 70 città, per comprendere circa 200 POP (point of presence). Ma secondo alcuni esperti si tratta di dati gonfiati, anche perché il problema reale sarà l’impossibilità da parte degli attuali router di sostenere simili velocità (i migliori arrivano a 10 gigabit). E la maggior ampiezza di banda a livello di backbone non significa affatto che l’utente medio possa avere i mezzi idonei per trarne il dovuto giovamento, aggiungono i tecnici.

Il progetto europeo del “petabit” non è che l’ennesima mossa nella corsa alla creazione di un network telecom globale, con i grandi nomi dell’industria che s’affannano a ritagliarsi una fetta della torta. Un anno addietro AT&T e British Telecom annunciarono di voler collegare le rispettive reti per la cifra di 10 miliardi di dollari. Fallito l’assalto a Telecom Italia, Deutsche Telekom freme alla ricerca dei partner ideali per la grande scalata, mentre anche l’inglese Cable & Wireless è matura per la partnership dopo aver inglobato nel 1998 il settore Internet di MCI WorldCom.

Senza dimenticare le possibili sorprese in arrivo da piccole start-up: Global Crossing, di base nelle Bermuda, ha in sospeso un’offerta d’acquisto per US West, dopo aver acquistato mesi addietro la rete di cavi sottomarini di proprietà della stessa Cable & Wireless pagando sull’unghia 885 milioni di dollari.

L'autore

  • Bernardo Parrella
    Bernardo Parrella è un giornalista freelance, traduttore e attivista su temi legati a media e culture digitali. Collabora dagli Stati Uniti con varie testate, tra cui Wired e La Stampa online.

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