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Anche in Italia l’Associazione Software Libero

19 Dicembre 2000

Anche in Italia l’Associazione Software Libero

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È stata costituita a Firenze l’Associazione Software Libero, nata dalla constatazione che la necessità di un’associazione del genere era diffusa negli ambienti che da più tempo lavorano nel campo del …

È stata costituita a Firenze l’Associazione Software Libero, nata dalla constatazione che la necessità di un’associazione del genere era diffusa negli ambienti che da più tempo lavorano nel campo del Software Libero in Italia.

I soci fondatori sono: Davide Barbieri, Gianni Bianchini, Claudio Cicali, Federico Di Gregorio, Paolo Didonè, Alessio Frusciante, Christopher R. Gabriel, Leandro Noferini, Ettore Perazzoli, Simone Piccardi, Francesco Potortì, Alessandro Rubini, Christian Surchi, Stefano Sansavini, Cosimo Vagarini e Franco Vite.

“Attualmente c’è un gran parlare di Linux, Free Software, Open Source… ma noi vediamo solo tanta confusione: a fronte di un’esplosione dell’uso di software distribuito con licenze differenti da quelle commerciali “normali” non vediamo una conseguente diffusione della comprensione delle conseguenze provocate dall’adozione di un tipo di licenza o di un altro – scrivono i fondatori dell’associazione – Prova ne sia la gran confusione che viene fatta, anche da parte di “esperti” del settore, tra tipi di licenze molto differenti: termini come freeware, shareware, open source e free software vengono messi in un gran calderone quando invece le differenze che queste diverse forme di software hanno in termini di utilizzo privato, utilizzo aziendale, creazione di un mercato e incentivo allo sviluppo tecnologico sono notevoli, specialmente in un’ottica di lungo periodo”.

E continuano: “Un’altra prova della diffusa ignoranza su questo tipo di licenza è anche la recentissima legge italiana sul diritto d’autore, legge dove tutto il software viene equiparato a quello proprietario, determinando così una effettiva difficoltà per la diffusione di software distribuito con licenze differenti.
Inoltre la diffusione del software libero si è avuta soprattutto in ambienti prima accademici, poi casalinghi e aziendali, lasciando però fuori tutta l’amministrazione pubblica su cui, come associazione e come cittadini, abbiamo possibilità di pressione, forti in tal senso dell’esempio dei recenti disegni di legge francesi e tedeschi”.

Scopo di questa associazione sarà, perciò, proprio favorire la diffusione di questo tipo di software dove ancora non è arrivato e aiutare a far comprendere le conseguenze della sua adozione.

Gli organizzatori, intendo operare attraverso un’attività coordinata, preferibilmente utilizzando mezzi come liste di posta elettronica, in modo da poter favorire l’accesso ai momenti decisionali anche a coloro che fisicamente non potrebbero essere presenti.

Inoltre, cercando di stabilire rapporti diretti con organismi istituzionali come le amministrazioni pubbliche, faranno opera di informazione sugli effetti delle norme e delle leggi che riguardano il campo della diffusione e protezione del software, e correzione delle informazioni distorte diffuse da alcuni proprietari di software.

Per contattare l’associazione, si può utilizzare l’indirizzo di posta elettronica [email protected] o andare all’indirizzo http://www.softwarelibero.org
Oppure, sul canale IRC: #assoli, irc.openprojects.net

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