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Amazon.com, per la prima volta in attivo con 5 milioni di dollari di utile

24 Gennaio 2002

Amazon.com, per la prima volta in attivo con 5 milioni di dollari di utile

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La notizia è storica e dovrebbe avere il risalto che merita: Amazon.com, il numero uno mondiale del commercio online, ha registrato, per la prima volta nella sua storia, un utile …

La notizia è storica e dovrebbe avere il risalto che merita: Amazon.com, il numero uno mondiale del commercio online, ha registrato, per la prima volta nella sua storia, un utile alla fine del 2001.

Non solo, ma ha i conti in nero proprio nel periodo più buio della recente storia della Net economy.

La società, che vende libri, dischi, elettronica di consumo e giochi, ha annunciato nella sorpresa generale un utile netto di 5 milioni di dollari al quarto trimestre, rompendo così un circuito che la vedeva con perdite da anni, fino ai 545 milioni in rosso nello stesso periodo dello scorso anno.

Wall Street aveva previsto risultati molto inferiori alle attese, così come il fatturato che ha superato per la prima volta la soglia psicologica del miliardo di dollari, arrivando, per l’esattezza, a 1,115 miliardi di dollari, con una crescita di circa il 15 % rispetto allo stesso trimestre del 2000.

Jeff Bezos, patron di Amazon.com non riesce a frenare la soddisfazione e dichiara che “è un grande trimestre. Siamo molto contenti di questi risultati”.

Una soddisfazione che si è tramutata in impazienza, visto che la buona notizia è stata data prima della chiusura di Wall Street e non alla fine come consuetudine.

Le reazioni degli analisti finanziari non si sono fatte attendere. Spaziano da un “impressionante” a “un trimestre molto performante”.
Ne ha guadagnato il valore delle azioni che sono salite del 20 % a 12,32 dollari nella giornata di martedì a metà mattinata.

Come ha fatto Amazon.com ad ottenere questi risultati, si deve alla riduzione dei costi di spedizione, soprattutto nei suoi enormi centri logistici e dei prezzi sul suo sito.

Una medicina che ha funzionato, anche sulla spinta dei mercati che iniziavano a non avere più fiducia, non vedendo concretizzarsi utili. A questo va aggiunta la paura della crisi, in un periodo in cui si vedevano molte aziende legate a Internet sprofondare in borsa e fallire, dopo aver accumulato montagne di perdite.

A pagare la performance sono stati molti dei lavoratori che sono passati da 11.500 nel 2000 a 8 mila nel 2001.
Parallelamente, partiva una politica di aggressione dei prezzi, arrivando ad offrire sconti del 30 % rispetto ai normali prezzi dei libri negli Stati Uniti.

Superando i 99 dollari di spesa, poi, la spedizione dei colli è a carico dell’azienda.

Le vendite di libri, musica e video hanno avuto una crescita del 5 % (dopo essere scese il trimestre precedente); la divisione elettronica, utensili da cucina (storicamente il tallone d’Achille del gruppo) ha visto diminuire il suo fatturato del 2 %.

Notizie ottime anche dal settore estero. Il gruppo presente in Gran Bretagna, Germania, Francia e Giappone ha visto balzare dell’81 % il suo fatturato.

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