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Amazon: previsto il taglio di 1300 posti di lavoro

01 Febbraio 2001

Amazon: previsto il taglio di 1300 posti di lavoro

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Per limitare le spese e raggiungere profitti, il colosso del commercio elettronico Amazon ha dichiarato di aver intenzione di chiudere alcuni suoi centri operativi e di licenziare, quindi, 1300 lavoratori nel corso dell'anno. Una notizia che sta dominando i media economici in queste ore.

Come abbiamo riportato in un articolo della rubrica NetNews, si cominciano a tirare le somme sui fallimenti di molte dot-com (non è questo il caso di Amazon) e soprattutto a snocciolare i numeri sui licenziamenti della new economy. Le cifre non sono certo trascurabili. È vero che questi licenziati fanno parte di un mercato del lavoro che non prevede il posto fisso e vive un continuo ricambio, ma quando si comincia a parlare di decine di miglia di posti persi il gioco si fa comunque serio.

Amazon ha annunciato di essere in procinto di chiudere un centro di distribuzione presso McDonough, in Georgia, in cui lavorano 450 persone. Altre 400 salteranno invece con la chiusura di un centro assistenza clienti di Seattle. Il centro di distribuzione di Seattle (dove ha sede anche la società), sarà invece operativo solo stagionalmente e il resto dei tagli saranno effettuati negli uffici.

Il responsabile finanziario di Amazon, Warren Jensen ha spiegato in una conferenza stampa che si tratta di un’operazione necessaria per raggiungere profitti e per impostare una strategia di lungo periodo per un’azienda dotata di grandi potenzialità e know-how, oltre che di un giro di affari di tutto rispetto.

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