Chi ricorda l’era della prima invasione di microcomputer nelle case ricorderà anche ZX80 e ZX81 di Sinclair Computing, scatolette di infima potenza e minima dotazione, con qualche problema a gestire contemporaneamente lo schermo del televisore e l’input da tastiera e con un kilobyte di memoria Ram, quattro miliardesimi di volte quella di un computer attuale.
I programmatori degli anni ottanta fecero miracoli per infilare dentro quel singolo kilobyte di tutto: giochi di azione, avventure, elaboratori di testo, fogli di calcolo, in modo rudimentale e tuttavia affascinante.
A fare tornare quei tempi ci ha pensato JavaScript. Lo scorso primo di febbraio è partita JS1K, manifestazione il cui scopo si sarà già intuito:
The object of this competition is to create a cool JavaScript “application” no larger than 1k. Starting out as a joke, the first version ended with a serious amount of submissions, prizes and quality.
Vedere per credere, i programmi che si depositano nel sito sotto la sezione 2012 dell’iniziativa, che quest’anno ha come tema Love (l’anno scorso era Oregon Trail).
Ho lamentato per anni la mancanza di perizia da parte di programmatori troppo pigri per non approfittare di giga e giga di memoria, autori di compilatori bulimici che gonfiano all’inverosimile le dimensioni degli eseguibili. Mi sono sbagliato. Stare in un kilobyte richiede genialità e abilità tecnica. Non mancano i geni, né i più che abili.