Adeguare i prezzi alla stagione
Se la tua casa si trova in una località turistica, mare, montagna, città d’arte che sia, l’estate è decisamente alta stagione, perciò la prima e più ovvia cosa da fare è adeguare i prezzi di conseguenza.
A grandi linee possiamo dire che il momento più interessante, perlomeno pensando al turismo interno, è quello che va dalla chiusura alla riapertura delle scuole, ovvero circa da metà giugno a metà settembre, con un picco massimo nelle settimane centrali di agosto.
Uno studio sui comportamenti degli utenti in rete ha dimostrato che gli italiani tendono sempre più ad anticipare la prenotazione delle vacanze; bisogna farsi trovare preparati e iniziare a mettere a punto la tabella prezzi fin dai primi mesi dell’anno (quindi va fatto appena finito questo articolo).
Chi faccia da host per la prima volta e non sappia quale possa essere un prezzo adeguato potrebbe girovagare un po’ in rete e simulare prenotazioni in strutture simili alla propria. Non si deve cadere nella tentazione di proporre prezzi troppo bassi per paura che le date restino invendute; molto probabilmente non accadrà e comunque è importante non svendersi e imparare anzi a riconoscere il proprio valore.
Se dopo Pasqua rimangono ancora troppe disponibilità, si aprono due strade: abbassare i prezzi o rivedere l’annuncio e capire se c’è qualcosa che non va.
Saper riconoscere con obiettività il proprio valore, stabilire il giusto prezzo e scrivere un annuncio accattivante sono aspetti fondamentali del successo di una attività di host e vanno considerati a prescindere dal periodo dell’anno; nel mio manuale Guadagnare con Airbnb ho dedicato molto inchiostro a questi argomenti, che saranno la nervatura del mio corso del prossimo marzo Airbnb: scrivere l’annuncio e capire le normative.
Adeguare le durate minime del soggiorno
Oltre ai prezzi, consiglio vivamente di adeguare anche il numero minimo di notti per soggiorno. Non è un mistero che tutti noi guest preferiamo non dover cambiare-lavare-stirare-rassettare-registrare tutti i giorni, quindi approfittiamo dell’opportunità che offre la stagione estiva per prendercela un po’ più comoda. Una buona idea per incentivare i guest a fermarsi qualche notte in più è quella di offrire sconti, magari progressivi, per soggiorni superiori alle n notti (dove n è il numero più conveniente per noi).
Ma il guest come fa a saperlo prima di prenotare?
Facile, glielo diciamo noi, subito! Cambiamo la prima riga dell’annuncio con una frase tipo Summer Extended Stay Promo o Weekly and Monthly Stays Discounts o altro secondo fantasia.
Ma non di sole OTA vive l’host; quelli più esperti sanno bene che alle volte i guest ritornano, magari, anzi auspicabilmente, contattandoci direttamente, quindi perché non fare noi per una volta il primo passo?
Prendere l’iniziativa
Prendiamo penna e calamaio e stiliamo un elenco degli ospiti della stagione precedente (ovviamente quelli graditi), quindi mandiamogli un messaggio dicendo che avete aperto le prenotazioni per la stagione (o fingendo di averne già alcune, giusto per farsi desiderare un po’) e spiegando che sareste molto contenti di averli nuovamente in visita.
D’altronde è esattamente quello che fino a metà anni novanta facevano gli hotel, spedendo ai clienti passati le brochure con foto e tariffe aggiornate, non a caso proprio durante il periodo di Pasqua.
E proprio come gli hotel facevano con le brochure anche noi, host del nuovo millennio, faremo col nostro annuncio aggiornando le foto.
Aggiornare le foto
Aspettiamo la prima giornata di sole e approfittiamone per dare un tocco di freschezza; togliamo l’immagine del letto con la coperta di pelliccia e quella col caminetto acceso.
Se siamo in montagna, eliminiamo tutte le foto di vette innevate e piste da sci.
La scelta di una casa per le vacanze è un cocktail emozionale con giusto una spruzzata di razionalità. Il guest deve potersi immaginare qui da noi nel periodo che anela per 11 mesi all’anno, ha bisogno di un traguardo da sognare.
Se invece la vostra casa si trova in città, o comunque in una zona non endemicamente votata al turismo di vacanzieri, forse l’estate non è propriamente la nostra alta stagione, quindi si deve giocare d’astuzia.
In primo luogo, mi spiace dirlo, i prezzi sono da abbassare.
Avremo i nostri momenti di gloria in altre stagioni; per adesso accontentiamoci di chi atterra nel nostro aeroporto di riferimento per raggiungere dopo un paio di giorni l’ambita spiaggia e prendiamola con filosofia. Puntiamo soprattutto sul turismo proveniente dall’estero.
Possiamo inserire tra le prime foto un’immagine grafica che sintetizzi la facilità con cui si potrebbero raggiungere alcune mete interessanti, rendendo evidente che comunque la nostra casa potrebbe essere un buon campo base per poi spostarsi e visitare altri posti.
Ho avuto ospiti statunitensi che hanno prenotato a Milano tutto agosto solo per la facilità di collegamento tra varie capitali europee, lasciavano il grosso del bagaglio da me e poi partivano un paio di giorni a Parigi, Berlino, Barcellona… ricordo anche una famiglia polacca che con lo stesso metodo ha usato i treni alta velocità per andare in giornata a Firenze, Roma, Venezia, Torino…
quindi usiamo il pensiero laterale: pensiamo che la nostra casa in provincia offre un’esperienza più autentica, quella vicino a una grande città è lontana dal caos, il nostro appartamento vicino al polo fieristico è ben collegato all’autostrada. Insomma, creatività.
Oppure potremmo anche prendere una pausa e andare a testare la concorrenza, prendendo spunti e idee da colleghi host.
Vestire di tanto in tanto i panni del guest è il miglior investimento che si possa fare per migliorare in questa attività. Dopotutto, dopo un anno di intensa attività, abbiamo diritto di fare un po’ di vacanza anche noi.
L'autore
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