Home
Agguerrite coalizioni high-tech fanno lobby a Washington

24 Dicembre 1999

Agguerrite coalizioni high-tech fanno lobby a Washington

di

Recentemente negli Stati Uniti sono nate svariate entità che raccolgono numerose aziende high-tech allo scopo di far opera di “lobby” presso gli organi governativi a tutela dei propri interessi. Interessi …

Recentemente negli Stati Uniti sono nate svariate entità che raccolgono numerose aziende high-tech allo scopo di far opera di “lobby” presso gli organi governativi a tutela dei propri interessi. Interessi in perenne mutamento, vista l’estrema dinamicità dell’industria tecnologica, il cui ritmo di crescita spesso si scontra negativamente con i tempi, notoriamente assai meno veloci, dell’ambito parlamentare in quel di Washington, D. C. Tra questi nuovi gruppi vanno segnalati Open Net Coalition, Online Privacy Alliance, Americans for Computer Privacy, Netcoalition.com, Internet Tax Fairness Coalition, E-Freedom Coalition.

Secondo Jerry Berman, direttore del Center for Democracy and Technology, va comunque sottolineata l’importanza di stabilire delle piattaforme di lavoro comune tra tali entità, analizzando di volta in volta le singole questioni sul tappeto, tramite un approccio definito con il termine di “adocrazia”. E il responsabile di Americans for Computer Privacy ribadisce che in ogni caso i rappresentanti di simili coalizioni diventeranno sempre più di casa nell’area di Washington. Tuttavia l’ex-deputato repubblicano Rich White, fondatore del Congressional Internet Caucus, ritiene che l’industria high-tech non dovrebbe dipendere da nuove organizzazioni ad hoc per poter implementare norme di autoregolamentazione su una vasta gamma di questioni calde. Infine, fra le coalizioni al lavoro, almeno tre (Internet Alliance, TechNet, Netcoalition.com) sembrano assai agguerrite e stanno dandosi da fare per porsi come referenti generali rispetto al Congresso per ogni genere di problemi in ambito tecnologico.

L'autore

  • Bernardo Parrella
    Bernardo Parrella è un giornalista freelance, traduttore e attivista su temi legati a media e culture digitali. Collabora dagli Stati Uniti con varie testate, tra cui Wired e La Stampa online.

Iscriviti alla newsletter

Novità, promozioni e approfondimenti per imparare sempre qualcosa di nuovo

Gli argomenti che mi interessano:
Iscrivendomi dichiaro di aver preso visione dell’Informativa fornita ai sensi dell'art. 13 e 14 del Regolamento Europeo EU 679/2016.