Sul caso del giovane informatico russo, Dimitri Sklyarov, la Adobe ha dimostrato buon senso e ha ritirato le accuse.
Il russo, lo ricordiamo, aveva partecipato pochi giorni fa al Def Con di Las Vegas, l’incontro annuale sulla sicurezza informatica a cui partecipano anche hacker, dimostrando che era in grado di far saltare le sicurezza dei libri elettronici grazie a un software venduto, poi, dall’impresa presso la quale lavora, la Elcomsoft.
Dopo molte ore di riunione con i rappresentanti dell’Electronic Frontier Foundation (EFF), i dirigenti di Adobe hanno deciso di ritirare la causa.
Dichiarando che lo spirito della legge del Digital Millenium Copyright Act (DMCA) era stato rispettato, la Elcomsoft non venderà più il software negli Stati Uniti, Adobe ha anche rimarcato che perseguire un privato non servirebbe a nessuno.
Da parte sua e per bocca del suo avvocato, Robin Gross, l’EFF fa sapere che gli affari di Adobe avrebbero sofferto sostanzialmente delle conseguenze di questa causa.
Infatti, dopo il 18 luglio (data della presentazione della causa) era stato lanciato un boicottaggio internazionale contro Adobe.
Ritirata la causa, ora si attende che cada anche l’azione giudiziaria.