La società Macromedia, proprietaria di Dreamweaver, ha citato in giudizio, il 19 ottobre scorso, davanti alla Corte di San Jose, in California, la Adobe, ideatrice dei programmi Photoshop e GoLive!, per contraffazione di brevetti.
L’accusa – che non è, però, accompagnata da una richiesta di risarcimento danni – riguarda la presunta utilizzazione di due brevetti di cui Macromedia è proprietaria, concernenti, l’uno, un dispositivo per la creazione delle pagine Web, che consente di collocare i diversi elementi all’interno della pagina, creare l’impaginazione e visualizzare la posizione dei link tra le diverse pagine; l’altro, un procedimento che permette di gestire automaticamente i link tra le pagine dei siti.
Nel mese di settembre 2000, però, era stata la stessa Adobe a citare in giudizio Macromedia, accusandola di aver copiato alcuni dei suoi brevetti e di averli utilizzati per l’ideazione del programma Flash, e innescando una sorta di “guerriglia” tra le due società, condotta a colpi di azioni giudiziarie.
Sono, infatti, ormai tredici le accuse che Adobe e Macromedia si sono reciprocamente rivolte, in merito alla contraffazione dei rispettivi brevetti.
Inoltre, l’impressione che le continue citazioni in giudizio non siano del tutto fondate, viene confermata anche dal fatto che ai giudici le due società hanno sempre chiesto soltanto di accertare la contraffazione e non di essere eventualmente risarcite.