3 ebook a un prezzo eccezionale! 🚣‍♀️

Solo per un weekend: da venerdì 19 a lunedì 22 aprile.

Approfitta dell'offerta
Home
A volte ritornano: la nuova vita dell’UMTS

06 Aprile 2004

A volte ritornano: la nuova vita dell’UMTS

di

L'UMTS-TDD, una variante del più bistrattato standard della 3G, sta venendo alla luce. L'unione di diciotto operatori e nove produttori, tra cui Nortel Networks e Alcatel, sta suscitando una certa sorpresa nel mondo delle telecomunicazioni

L’UMTS-TDD, una delle due tecnologie di connessione radio che si credevano sepolte dalla fine degli anni ’90, è resuscitata grazie alla nuova alleanza tra operatori e produttori. Si tratta di Nortel Networks e Alcatel e, soprattutto, diciotto piccoli operatori, capaci di legittimare la posizione del principale fornitore californiano, IPWireless.

Gli operatori utilizzano già il metodo TDD (Time Division Duplex) per le trasmissioni di dati IP wireless. Il ritorno a questa tecnologia, conosciuta sotto il nome di TD-CDMA, era considerato fino ad oggi adatto per i circuiti radio locali, anche se era stato chiaramente definito alla fine del 1999 nello standard Utran (UMTS Terrestrial Radio Access Network), accanto alla W-CDMA-FDD.

Poiché quest’ultimo si basa sulla divisione delle frequenze FDD (Frequency Division Duplex), l’UMTS-TDD utilizza due frequenze distinte nello spettro radio (1900-1929 MHz, e 2010-2025 MHz), la cui disponibilità non è la stessa per tutti i paesi.

Per l’operatore, il vantaggio sta nel disporre di un sistema simmetrico variabile, che gli permette di assegnare, a seconda delle necessità, lo spazio di banda ideale. Secondo Thierry Maupile, vicepresidente del settore sviluppo di IPWireless, l’UMTS-TDD dal punto di vista della sua efficacia spettrale richiederebbe soltanto componenti di potenza media e ciò si tradurrebbe in un risparmio in Kw non trascurabile.

Per i fornitori di sistemi di terza generazione, opposti ai sistemi wireless radio di tipo Wi-Fi, invece, l’infrastruttura è soltanto uno degli aspetti tecnici di competenza dell’operatore.

Comunicare a 120 km/h

La ripartizione dei carichi tra operatori, che richiede collegamenti particolari alle infrastrutture fisse e radio, può rivelarsi pesante. “Non è sufficiente trasmettere tra due punti – precisa Émile Martinie, responsabile delle vendite di TTI Telecom, un grande fornitore di software d’amministrazione di rete -. Occorre che gli operatori possano anche gestire le chiamate, fatturarle e, soprattutto, predisporre la copertura necessaria e correggere gli eventuali errori”.

L’alleanza per l’UMTS-TDD dà la priorità alla velocità della comunicazione (120 km/h), un plus rispetto alle tecnologie derivate dal Wi-Fi. I modem sono disponibili sotto forma di borchie o schede PCMCIA, ma IPWireless dovrebbe proporre anche telefoni IP.

In ogni caso, il lancio a Cannes di questa nuova alleanza ha scosso il mondo delle telecomunicazioni e, soprattutto, ha messo in luce la società californiana IPWireless, la sola ad avere già convinto sei operatori, tra cui AtlasOne, primo provider Internet della città di Kuala Lumpur (Indonesia).

E l’utente?

L’offerta TDD si limita, per l’utente, a un’infrastruttura IP wireless molto simile al WiMAX (802.16 in frequenze inferiori a 11 GHz), con bande di frequenza diverse, che permettono di ottenere, sui modem radio adeguati, da 128 Kbit/s a 2 Mbit/s in un raggio di 29 km intorno all’antenna. Una sorta di super hot spot.

Iscriviti alla newsletter

Novità, promozioni e approfondimenti per imparare sempre qualcosa di nuovo

Gli argomenti che mi interessano:
Iscrivendomi dichiaro di aver preso visione dell’Informativa fornita ai sensi dell'art. 13 e 14 del Regolamento Europeo EU 679/2016.