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A Parigi il Salone delle cyber auto

09 Ottobre 2000

A Parigi il Salone delle cyber auto

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Il Salone mondiale dell’automobile di Parigi è l’occasione per avere un panorama sulle auto del futuro. Sicure, economiche, ecologiche e telematiche. In un romanzo di Philip K. Dick, uno psichiatra …

Il Salone mondiale dell’automobile di Parigi è l’occasione per avere un panorama sulle auto del futuro. Sicure, economiche, ecologiche e telematiche.

In un romanzo di Philip K. Dick, uno psichiatra viaggia su un auto senza conducente e immagina il mondo quando al volante c’erano distratti automobilisti.
Noi siamo ancora nel “passato” di questo personaggio di Dick, ma i nostri costruttori pensano a come sarà il futuro dell’automobile.

E i tempi di questo futuro si accorciano sempre più: adesso possiamo vedere le auto che sfrecceranno sulle nostre strade tra 20 anni.

Fiat, Citroën, ma anche stilisti come Bertone espongono vetture futuriste dal design incredibile e dalle funzioni straordinarie.

Il futuro di Citroën, si chiama Osmose: un progetto nato per riconciliare i pedoni con gli automobilisti. Una versione moderna del trasporto collettivo privato.
Il conducente, infatti, ha la possibilità di far conoscere la sua destinazione ai pedoni per mezzo di un pannello laterale sulla destra del veicolo.

I pedoni possono a loro volta segnalare, utilizzando un telefono WAP, contattando l’Osmose più vicina che si dirige nella stessa direzione.

Pensata per accogliere 5 persone (tre davanti e due dietro), la vettura offre ai passeggeri la possibilità di fare conoscenza e di comunicare virtualmente attraverso audio e video.
Funziona elettricamente ed è equipaggiata con un filtro a energia solare che rigenera l’aria che si respira.

Più indirizzata alla salvaguardia dell’ambiente, la Fiat Ecobasic.
Leggera e aerodinamica, non consuma più di tre litri ogni 100 Km e riduce dal 30 % al 40 % le emissioni nocive.
L’attività del suo motore estremamente economico e del cambio sono coordinati da un software che ha lo scopo di ottimizzare i rendimenti sul piano ecologico e dei consumi.

Fiat, attraverso nuovi modi di produzione per ridurre i costi, pensa di immetterla sul mercato attorno ai 9 milioni di lire.

Insomma, se le concept car erano realizzate come prototipi da sogno ma mai costruiti in serie, oggi rappresentano le auto di un futuro prossimo.
Un futuro fatto di nuovo design, di nuove concezioni meccaniche per ridurre l’impatto ambientale e i consumi, ma anche di telematica. Auto, dunque, fatte anche per comunicare.

Link:
http://www.mondialauto.tm.fr/html/index.htm

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