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A Cannes si parla di pirateria online

24 Maggio 2002

A Cannes si parla di pirateria online

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A Cannes, tra una proiezione e l’altra, gli addetti ai lavori si parlano. Quest’anno, tra i tanti argomenti, anche la pirateria su Internet e dei DVD. Sulla lotta a questo …

A Cannes, tra una proiezione e l’altra, gli addetti ai lavori si parlano. Quest’anno, tra i tanti argomenti, anche la pirateria su Internet e dei DVD.

Sulla lotta a questo fenomeno si è saldata un’alleanza franco-statunitense, rappresentata dalla Gaumont e dalla MPAA (Motion Picture Association of America).

Le due organizzazioni, sono d’accordo sull’affermare che se non saranno applicate sanzioni più dure verso quelli che si dedicano alla pirateria, la produzione sarà spazzata via.
“È la stessa sopravvivenza della creatività che è in gioco”, ha affermato Nicolas Seydoux, PDG di Gaumont, durante un incontro al 55° Festival di Cannes con alcuni rappresentanti dell’industria e dei giornali.

Jack Valenti, presidente della MPAA, ha dichiarato che l’industria del cinema perde ogni anno “più di 3,5 miliardi di dollari” di guadagni sui video, per colpa della pirateria (la metà delle entrate dell’industria cinematografica arriva proprio dalla vendita dei video, mentre la distribuzione dei film nelle sale cinematografiche rappresenta solo un quarto delle entrate).

Secondo Valenti, poi, 700 mila film sono copiati illegalmente ogni giorno negli Stati Uniti e proprio su Internet. I pirati, che secondo lui sono riconoscibili negli studenti delle università americane che hanno il brutto vizio di considerare gratuito ciò che circola sul Web, dovrebbero essere puniti più severamente dei ladri.

Il PDG di Gaumont, rincara la dose ricordando le perdite subite dall’industria discografica per colpa dei siti di scambio di musica e cita ad esempio Napster.
“Parlando di musica, l’America ha perso la battaglia”, ha detto Seydoux mostrando, però, ottimismo sulla conclusione della guerra.

Il pericolo, su questo sono concordi, arriva dall’Asia e per questo i rappresentanti del settore hanno previsto una strategia comune per far fronte a questo flagello.
Ad esempio, rendendo le copie legali più attraenti e più accessibili, soprattutto in termini di prezzo.

Meno male. Ogni tanto il buon senso prevale, in ambienti votati al business. Sarà un caso, ma la proposta arriva dall’Europa.

Valenti ha poi detto che cinque dei grandi studios hollywoodiani metteranno i loro film online entro la fine dell’anno.
Sarà dunque possibile scaricarli (a pagamento) in mezz’ora ciascuno.

Speriamo che, non essendoci supporto fisico di alcun tipo e nessuna confezione, il prezzo sia notevolmente abbassato. Unico problema è rappresentato dalla carenza di linee veloci per Internet. Immaginate dover scaricare per ore e ore con un modem a 56K…

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