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321 Studios, nonostante una condanna, continua nelle sue provocazioni

04 Marzo 2004

321 Studios, nonostante una condanna, continua nelle sue provocazioni

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La società americana ha lanciato un software per copiare i videogiochi, che segue la versione dedicata ai Dvd, e si difende dalle accuse di pirateria chiamando in causa le copie di backup

Pare davvero una provocazione: la società americana 321 Studios, che aveva già irritato l’industria cinematografica con il suo software per copiare i Dvd, ha bissato con la realizzazione di un programmma che consente la copia dei videogiochi per Pc.

La software house si difende dalle accuse di pirateria affermando di rispondere a una domanda crescente dei consumatori, preoccupati per il trattamento che i loro figli riservano a giocattoli costosi come i videogame. In quest’ottica, permettere di realizzare copie di tali giochi è solo una forma di protezione per le finanze familiari.

Il software, chiamato Games X Copy, è venduto a circa 60 dollari e presenta il grande vantaggio di raccogliere, su uno stesso Dvd vergine, il videogioco completo anche nel caso sia suddiviso, originariamente, su più Cd.

321 Studios aveva già utilizzato le medesime argomentazioni al momento del lancio di DVD X Copy, la versione per copiare i Dvd, ma questo non ha impedito che, nell’aprile del 2002, le major hollywoodiane (fra cui Paramount, 20th Century Fox, MGM, Columbia, Pixar, Disney e Universal) e la Motion Picture Association la citassero in giudizio.

Apparentemente, la società non si preoccupa troppo della reazione dell’industria dei videogiochi. Conta, probabilmente, sull’assimilazione generalmente fatta tra i videogiochi e gli altri software, per i quali la copia di backup è legalmente riconosciuta.

Certamente, non è stato così nel caso di DVD X Copy. 321 Studios è stata, infatti, recentemente condannata dal giudice Susan Illston, della Northern District Court of California, per violazione del Digital Millennium Copyright Act e dovrà cessare la commercializzazione del programma che permette la copia di Dvd.

In questo caso, la teoria che i Dvd sono fragili, propensi a rompersi, soprattutto se in mano a dei bambini e, dunque, richiedono urgentemente di essere protetti, non ha funzionato. Ugualmente, non ha funzionato la tesi della software house secondo cui “non ci sono differenze tra la copia di un Cd musicale per il suo impiego personale e la copia di un film su Dvd per impiego personale”.

321 Studios ha immediatamente annunciato l’intenzione di impugnare la sentenza. Se non otterrà una sospensione temporanea della condanna, commercializzerà comunque una versione di DVD X Copy, anche se priva dei comandi di duplicazione. La software house continuerà, inoltre, a vendere gli altri suoi prodotti, primo fra tutti Games X Copy.

L'autore

  • Annarita Gili
    Annarita Gili è avvocato civilista. Dal 1995 si dedica allo studio e all’attività professionale relativamente a tutti i settori del Diritto Civile, tra cui il Diritto dell’Informatica, di Internet e delle Nuove tecnologie.

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