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Settima arte e crowdfunding

10 Ottobre 2016

Settima arte e crowdfunding

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Cinema e digitale a braccetto? Ormai in questi ultimi anni non è più fantascienza, piuttosto una storia d’amore e di successo.

Il finanziamento collettivo ha rivoluzionato la produzione artistica ed è diventato una delle corsie preferenziali per tutti quei filmmaker che si mettono in gioco esponendosi in prima persona davanti ai propri futuri spettatori.

Indiegogo, Eppela, Kickstarter, Slated e Seed&Spark sono solo alcune delle piattaforme che danno casa (e vita, in numerosi casi) a progetti creativi provenienti da ogni parte del mondo. Nel settore cinematografico, l’esempio da manuale è quello legato a Veronica Mars – Il Film, celebre costola dell’omonima serie TV che ha invaso i piccoli schermi dal 2004 al 2007. I numeri di questa campagna sono da record: 5,7 milioni di dollari donati da 91.585 supporter. Ecco che il cinema, grazie all’incontro speciale tra domanda e offerta, diventa partecipato.

Veronica Mars, il film

La grafica da T-Shirt che ha lanciato il crowdfunding di “Veronica Mars – Il Film”.

 

Ma qual è la ragione di così tanto successo? Forse la capacità innata del digitale di raggiungere in modo capillare il pubblico di riferimento e creare una certa notorietà intorno a un prodotto ancora prima che questo esca nelle sale. Il rapporto con il destinatario è inevitabilmente più lungo e duraturo. E sbaglia chi pensa che il crowdfunding sia prerogativa di registi esordienti. Nel 2013 Spike Lee – sì, proprio lui – ha raccolto anche grazie a questo video la bellezza di 1.418.910 dollari per il suo film Da Sweet Blood of Jesus.

Così un regista fa a meno di dover scendere a compromessi con un produttore.

 

Pagare moneta, vedere pellicola

Nello stesso anno, Zach Braff – il dottor John Dorian nella serie tv Scrubs – ha rastrellato invece ben 3,1 milioni di dollari con la partecipazione di 46.520 utenti per Wish I Was Here. Con parecchia cura e dedizione, su Kickstarter venivano via via pubblicati contenuti extra, tra estratti della colonna sonora e previsualizzazioni grafiche dei personaggi. In fondo, non c’è strumento di monitoring sui gusti e interessi del target che sia migliore del crowdfunding: il pubblico finanzierà solo ciò che andrà a vedere. Per chi sia alle prime armi, in particolare, è anche un modo per sentirsi motivati e legittimati nel lavoro dietro le quinte che si è deciso di intraprendere.

Wish I Was Here

La prima pagina di sceneggiatura di “Wish I Was Here”, nato grazie a Kickstarter.

 

Che ci si guadagna

Ma andiamo più a fondo sulle reali motivazioni dietro a tanta partecipazione. Gli utenti che decidono di dare il proprio contributo economico godono dell’accesso privilegiato a tutte le notizie e informazioni relative a una produzione, esattamente come se facessero parte della squadra. Vengono inoltre premiati per questo affiatamento con riconoscimenti tangibili e il più delle volte reali: a fronte di una donazione possono aggiudicarsi – a seconda degli step di contribuzione – cartoline, audio MP3, poster, pubblicazioni, magliette e così via. Altre volte il premio consiste in un’esperienza esclusiva, come ad esempio una poiezione privata in anteprima oppure una cena con il regista e tutto il cast, o ancora un credit nei titoli di coda o un ruolo da comparsa.

Come si progetta un personaggio cinematografico

Dal digitale al grande schermo: come ti disegno i personaggi in cerca di successo.

 

Lo sceneggiatore italiano Stefano Voltaggio, noto per Il Commissario Nardone su Rai Uno, si è rivolto al pubblico della Rete per preparare I Draghi, una serie televisiva su petrolio, finanza e politica internazionale. Tra le ricompense, è apparsa anche la sceneggiatura sia della puntata pilota che della prima puntata e, udite udite, la possibilità di suggerire un evento da inserire nella trama.

Altro caso nostrano è quello che vede PostePay come cofinanziatore per Getalive, web series comica sul mondo dei giochi di ruolo dal vivo da girare nel ricco patrimonio naturalistico della Toscana, come la magica Riserva Naturale dell’Acquerino. I giovani registi hanno raggiunto e superato i loro obiettivo di 22 mila euro e hanno potuto continuare a girare la serie tra boschi e valli, portando davanti alle telecamere le loro tre associazioni, due di gioco di ruolo dal vivo – Clavisomni e Gruppolucenera – più Babele Filmica che si occupa di cinema.

I personaggi di Getalive

I sei protagonisti della serie web umoristica Getalive: un crowdfunding riuscito.

 

Per venire incontro a chi voglia intraprendere questa strada, alcune grandi realtà del settore cinmatografico hanno messo in atto alcune strategie di supporto, come nel caso del Sundance Film Festival, del Tribeca Film Institute e del nostro Giffoni. E adesso, se invece del canonico libro tenete nel cassetto un film… sapete cosa fare.

L'autore

  • Alice Avallone
    Alice Avallone lavora da anni come digital strategist per grandi e piccole aziende, enti pubblici e agenzie di comunicazione. Dirige l'osservatorio di antropologia digitale Be Unsocial e insegna digital storytelling alla Scuola Holden a Torino.

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